mercoledì 19 dicembre 2012

Ruby Sparks

(Jonathan Dayton e Valerie Faris, 2012)


Calvin è un giovane uomo considerato un genio da tutti, perché ha scritto un romanzo di grande successo.
Durante un periodo di blocco dello scrittore inventa il personaggio di Ruby, una ragazza di cui finirà per innamorarsi e che incredibilmente prenderà vita.

Il periodo natalizio e quello dove l'Italia propone i soliti cinepanettoni e il resto del mondo alcuni dei film migliori dell'anno. Ovviamente non tutti i film vengono pubblicizzati nello stesso modo e spesso si rischia di perdere delle piccole perle e questo è il caso di Ruby Sparks.

lunedì 3 dicembre 2012

Gocce d'inchiostro - I Guardiani del destino

Diciamo la verità: ci sono quei giorni in cui abbiamo il desiderio di leggere per staccare un momento, ma proprio non siamo dell’umore per prendere in mano un romanzo, magari anche lungo ed impegnativo. Che fare? Disperare? Giammai! 
Una valida soluzione ci è offerta su un piatto d’argento da Philip K. Dick, con una serie di racconti immaginifici ed imprevedibili contenuti in “I guardiani del destino e altri racconti”. L’autore in questione non è affatto il primo arrivato: giusto perché possa capire anche chi non lo conosce, Dick è considerato a tutt’oggi uno dei più grandi scrittori di fantascienza di sempre. Da suoi racconti sono stati tratti film come “Blade Runner”, “Minority Report”, “Next”, “I Guardiani del Destino”, “Total Recall” e la lista potrebbe continuare. Confesso che non sono molto esperta del genere fantascientifico, ho letto solo alcune opere di Asimov (peraltro superbe).

venerdì 30 novembre 2012

In caso di pericolo

Sarah oggi nel Friday scrive di non essere capace di raccontare le favole. Ma poco sotto aggiunge poi: "questa è la MIA favola".
Io credo che il "Friday I'm in love" altro non sia che che una fiaba stupenda. Che magicamente si compone di settimana in settimana.
E credo che non faccia affatto schifo, ma al contrario sia stupenda, perchè è Vera! Analogamente alla vita reale di ognuno di noi, non si tratta quasi mai di una piacevole passeggiata, ma di un percorso estremamente duro, pieno di insidie, di tormenti e di grandi dolori. Nei momenti di maggiore sconforto, possiamo arrivare a pensare che sia impossibile farcela, o persino arrivare a perdere ogni speranza; ma se, almeno per una volta, abbiamo creduto nell'Amore, alla fine riusciremo sempre a superare ogni difficoltà! Magari non nell'immediatezza e forse saremo prima costretti ad attraversare una foresta irta di rovi! Certo non ne usciremo indenni! Come ci insegna Sarah, le ferite sul nostro corpo, o peggio ancora nel nostro cuore, rimarrano e continueranno a fare male. Ma l'importante è avere sempre la forza e il coraggio di rialzarsi e di andare avanti.
Corri Sarah, corri!

Buon ascolto
v.a.

lunedì 26 novembre 2012

Gocce d'inchiostro - Viaggio al centro della Terra

Alzi la mano chi non ha sognato almeno una volta, nella propria vita, di prender parte ad un’avventura straordinaria, di quelle che sfidano i limiti del possibile e del conosciuto, e catapultano in scenari mai neanche lontanamente immaginati…
Lo sapevo! Anche se molto tempo fa, anche se da bambini, a tutti è successo. E’ per questo che le opere scaturite dalla prolifera fantasia di Jules Verne affascinano un pubblico di età più svariate, e lo fanno da ormai un secolo e mezzo. Niente male, no?
Per chi non avesse mai letto “Viaggio al Centro della Terra”: narra della spedizione di un professore di Amburgo, Otto Lindenbrock, del suo giovane nipote Axel e di una stoica guida islandese, Hans (la cui presenza si rivelerà spesso provvidenziale) nelle profondità più remote del nostro vecchio pianeta; questo in seguito al ritrovamento di una pergamena scritta nel XVI sec. dall’alchimista Arne Saknussemm in codice cifrato, che una volta decriptato rivela l’itinerario per raggiungere appunto il centro della Terra.

martedì 6 novembre 2012

Gocce d'inchiostro - L'angolo dei lettori ribelli

Coincidenza: settimana scorsa ho visto “L’angolo dei lettori ribelli” attraverso la vetrina di una libreria, e me ne sono innamorata già solo per il titolo. Il giorno successivo mia nonna, dalla quale ho ereditato i miei geni più librofili, torna dalla biblioteca civica e cosa mi porge, se non proprio l’opera di Rebecca Makkai?!!! Era destino. L’ho divorato in tre giorni, e in realtà dopo averlo iniziato non ho avuto molta scelta: cosa non del tutto gradevole a dire il vero, questa volta. E’ uno di quei romanzi che ti avvinghiano come se avessero dei tentacoli da piovra gigante, trasmettendo un fastidioso senso di impotenza.

La trama è abbastanza originale: una giovane bibliotecaria, Lucy, si affeziona ad un bambino di dieci anni molto intelligente e un po’ emarginato, Ian. Lui ha genitori che lo mandano ad una scuola pomeridiana atta a correggere presunte tendenze omosessuali; lei ha una famiglia russa con conoscenze poco chiare un po’ ovunque, e può vantare pochi bizzarri amici.

lunedì 29 ottobre 2012

Gocce d'inchiostro - Robin Hood di Alexandre Dumas

Lo ammetto, questa volta la scelta è dovuta al film “Robin Hood” di Ridley Scott. Guardarlo mi ha fatto riflettere sulla storia alla base di tutti i rifacimenti che hanno reso famoso l’affascinante fuorilegge, e mi sono resa conto di non essere per nulla informata al riguardo! Così mi sono data da fare ed ho scoperto che il personaggio di Robin Hood vanta una tradizione letteraria tra le più ampie; ma l’idea moderna che abbiamo di lui è dovuta ad Alexandre Dumas, il quale (non pago di aver già narrato le travolgenti avventure dei Tre Moschettieri, del Conte di Montecristo, del Tulipano Nero e moltissimi altri) ha -per nostra fortuna- deciso di portare a nuova vita Robin, attingendo dal folklore e dagli autori che lo avevano preceduto nell’impresa.
A questo punto, come ben capirete, non potevo evitare di leggere il suo “Robin Hood – Le proscrit” che in italiano è tradotto come “Le avventure di Robin Hood”. A dire il vero ero già pronta ad affrontare con coraggio e spirito di sacrificio una prosa difficile e poco scorrevole, essendo l’opera dell’ Ottocento. Neanche a dirlo, mi sbagliavo completamente!

lunedì 22 ottobre 2012

Gocce d'Inchiostro - Il gabbiano Jonathan Livingston

Vi è mai capitato di avere un desiderio profondo e irrinunciabile? Qualcosa di istintivo ed impetuoso, difficile da spiegare a parole, difficilmente concepibile per chi vi sta attorno? Quando succede, dentro di noi persiste la certezza di essere fatti PER QUELLO, non importa cosa ne pensino gli altri. Ecco di cosa ci parla questo libro! Di quanto sia importante credere in noi stessi, sempre e comunque, anche a costo di affrontare grandi difficoltà; perché se non mancano tenacia e una sincera e sconfinata passione, niente e nessuno può ostacolare la realizzazione di un sogno. Il nostro protagonista è un giovane gabbiano cacciato dallo stormo perché, invece di trascorrere il proprio tempo a procurarsi il cibo come un comune volatile, spende ogni stilla di energia nella sua più grande passione: il volo.
Jonathan, incompreso, deriso e persino esiliato, non si lascia scoraggiare da nulla: ripete senza sosta le incredibili acrobazie di cui è capace per limarne la tecnica di esecuzione, e si tende instancabile al colmo della sopportazione al fine di migliorarsi sempre più.  Grazie alla propria determinazione e alla capacità di vincere la paura, Jon diventa allievo del maestro –in seguito grande amico- Sullivan, che lo accompagna sul cammino verso la perfezione assoluta; attraverso fatiche immani e indicibili soddisfazioni, il giovane dimostra un talento straordinario (diventando via via di uno splendore sfavillante) fino ad apprendere come volare attraverso il tempo e lo spazio. A tal punto Jonathan stesso diventa insegnante, pronto a guidare un altro giovane volenteroso ma inesperto qual era lui alla sublimazione della propria passione.

mercoledì 10 ottobre 2012

Frankenstein

Frankenstein

(Danny Boyle, 2011)


Inizi del XIX secolo: il dottor Victor Frankenstein, studioso di filosofia naturale, riesce ad acquisire le conoscenze necessarie per creare una creatura vivente utilizzando materia inanimata (cadaveri). Quando però riuscirà a realizzare il suo progetto, darà vita a una Creatura che si rivelerà deforme e sgraziata e il dottor Frankenstein, colmo di disgusto, la abbandonerà a se stessa. Ma la Creatura, scontrandosi con la crudeltà degli esseri umani, sempre più disperata, deciderà di seguire il suo creatore per ottenere vendetta.

Lo scorso anno, il premio Oscar Danny Boyle (regista di Trainspotting, The Milionnaire, 28 giorni dopo e curatore della cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2012) in collaborazione con lo sceneggiatore Nick Dear ha portato sul palco nel National Theatre di Londra una rivisitazione teatrale del romanzo Frankenstein di Mary Shelley (1818).
Noi italiani abbiamo la fortuna di vedere questo spettacolo acclamatissimo e pluripremiato  proiettato proprio in questo periodo, come un vero tour teatrale, nei nostri cinema in lingua originale con sottotitoli in inglese grazie alla Nexo Digital (qui si possono trovare l'elenco delle date e dei cinema che trasmettono l'evento).

mercoledì 26 settembre 2012

Prometheus


Prometheus 

(Ridley Scott, 2012)



Prometheus è il prequel del film Alien (R. Scott, 1979).
Anno 2093: un gruppo di scienziati, finanziati da Peter Weyland, sbarca sulla luna LV-223, convinti che lì troveranno degli alieni che chiamano "ingegneri" e di cui hanno lasciato traccia sulla Terra le antiche popolazioni. 

Prometheus è l'ennesimo film super attesto e pubblicizzato di quest'anno: un po' perché nel resto del mondo è uscito all'inizio dell'estate e in Italia solo ora, un po' perché Ridley Scott ha fatto di tutto per mantenere ogni informazione su questo progetto segretissima.
Infatti io, volendo eseguire la volontà del regista, sono arrivata al cinema senza avere minimamente idea di cosa riguardasse il film (a parte gli alieni, intendo): volevo mantenere l'effetto sorpresa!

mercoledì 19 settembre 2012

Ribelle - The Brave

Ribelle - The Brave

(Mark Andrews, Brenda Chapman, 2012)


Merida è una giovane principessa scozzese, figlia del Re Fergus e della Regina Elinor; ha un carattere impulsivo e indisciplinato e, invece di ascoltare la madre e imparare le buone maniere, preferisce cavalcare per i boschi armata di arco e frecce. Ma la vera ribellione avverrà al momento di scegliere il suo futuro sposo.

Come da tradizione: sono andata a vedere un film della Disney Pixar al cinema con il fratellino e la cuginetta (anche se ormai hanno 17 anni).
E come da tradizione, The Brave è il tipico film Disney, che rielabora antiche tradizioni, leggende e miti, trasformandole in un misto di humor intelligente e saggezza.

mercoledì 15 agosto 2012

The Amazing Spiderman

The Amazing Spiderman

(Marc Webb, 2012)


Peter Parker è un ragazzo normale, a parte il fatto che i suoi genitori sono scomparsi e abita con i suoi zii, finché un giorno si introduce senza permesso alla Oscorp Tower, dove lavora Curtis Connors, ex collega di suo padre che sta portando avanti esperimenti riguardanti gli incroci tra specie. Lì, Peter viene morso da un ragno geneticamente modificato e, una volta tornato a casa, si rende conto di avere per questo acquisito dei super-poteri. Di qui prende avvio la difficile strada da percorrere per diventare un vero supereroe e salvare New York dal cattivo di turno. Ad aiutarlo ci sarà Gwen Stacy, figlia del capo della polizia e sua compagna di scuola.

Il 2012, oltre ad essere l'anno delle fiabe, è anche l'anno dei supereroi. Proprio quest'anno infatti escono al cinema tre film attesissimi: The Avengers (J. Whedon), Il cavaliere oscuro - Il ritorno (C. Nolan) e questo reboot di Spiderman.
Infatti, la Columbia Pictures, dopo aver deciso di rinunciare al quarto episodio della trilogia di Spider-man diretta da Sam Raimi, ha deciso di riavviare la saga e di affidarla a Marc Webb, già regista di (500) giorni insieme (2009).


mercoledì 8 agosto 2012

I love Radio Rock

I love Radio Rock

(Richard Curtis, 2009)


Regno Unito, 1966. La BBC Radio trasmette solo 45 minuti di musica leggera al giorno. Per poter ascoltare pop e rock bisogna per forza sintonizzarsi sulle frequenze di radio pirata, la più famosa delle quali è Radio Rock, che trasmette 24 h su 24 da una nave ancorata nel mare del Nord. Ma Radio Rock non è apprezzata dai piani alti del governo inglese e il ministro Sir Alistar Dormandy farà di tutto per farla chiudere.

Estate significa film leggeri e divertenti. I love Radio Rock è questo ma è anche un capolavoro.
Questo film è una perla imperdibile per tutti gli amanti del rock dei tempi d'oro, per coloro che supportano il motto "British do it better!", per coloro che amano il fine (ma non troppo) umorismo inglese  e anche per coloro che vogliono divertirsi e basta.
E' chiaro, io sono di parte, questo è uno dei miei film preferiti in assoluto, ma vi assicuro che ho fatto vedere I love Radio Rock a persone diversissime tra loro ed è stato un successone con tutti.

mercoledì 1 agosto 2012

Biancaneve


Biancaneve

(Tarsem Singh, 2012)


Biancaneve ha appena compiuto diciotto anni e la Regina, temendo che che possa rubarle il trono e superarla in bellezza, decide di farla uccidere da Brighton, suo fido servitore, il quale però farà marcia indietro all'ultimo secondo. Così, mentre la Regina cerca di organizzare il matrimonio con un principe bello e ricco (grazie al quale tutti i suoi problemi finanziari sarebbero risolti), Biancaneve, unitasi ai Sette Nani, progetta la rivolta.

Il 2012 è l'anno di un nostalgico (ma nemmeno troppo) ritorno alle fiabe, innanzitutto le serie televisive americane Once Upon A Time e Grimm e poi i ben due film dedicati a Biancaneve: questo di Singh e Biancaneve e il Cacciatore di Rupert Sanders.

lunedì 9 luglio 2012

Gocce d'inchiostro - PIanoforti Atlantici

Scusate la mia assenza di lunedì scorso! Vorrei farmi perdonare con una proposta particolare: per una volta abbandonate il romanzo che state leggendo, o che attende solo d’esser preso dallo scaffale. Per una volta, concedetevi una lettura diversa dal solito! Per una volta, lasciatevi incuriosire e conquistare dalla musicalità dei versi racchiusi in questo gioiellino: “Pianoforti Atlantici”.
L’autore, il giovane Luca Moro Visconti, ha raccolto un pezzetto di sé per tradurlo in inchiostro e condividerlo con noi. Aprendo questo libricino si entra in un mondo di stelle, di emozioni pure. L’abilità del poeta nel destreggiarsi con i vocaboli permette quasi di percepire il calore di una fiamma, di sentirsi intorpiditi per un inverno inaspettato, di avvertire l’acqua del mare sui piedi; attraverso “cieli d’idrogeno”, “lacrime d’argento” e “macchie di luci da oriente” brillano davanti agli occhi i mille colori con cui è dipinto questo strabiliante affresco.
Talvolta si afferma che la poesia composta nei secoli andati è troppo difficile da decifrare. E che dire della poesia moderna? Per rinnovarsi sente spesso il bisogno di dichiarare sistematicamente guerra alla tradizione precedente; questo significa troppe volte scadere nel banale, nell’approssimato o peggio, nel volgare (ah, cosa non si farebbe per stupire il pubblico…).

mercoledì 20 giugno 2012

Midnight in Paris


Midnight in Paris

(Woody Allen, 2011)


Gil, uno sceneggiatore di Hollywood,  e la sua fidanzata Inez sono in vacanza a Parigi, una città di cui Gil è follemente innamorato e dove crede che troverà l’ispirazione per il suo libro.
Sentendosi sminuito dagli amici e i genitori di Inez, Gil si ritrova a passeggiare da solo nella notte parigina e, salito su un’automobile misteriosa, viene trasportato magicamente nei ruggenti anni venti parigini. Lì incontrerà celebri scrittori e artisti che lui ammira particolarmente. Si pone solo un problema: è il caso di tornare a casa o no?

lunedì 18 giugno 2012

Gocce d'inchiostro - Il porto di Toledo

Non mi era mai capitata fra le mani una lettura così sconvolgente; credetemi, non lo dico per amor di drammaticità. Non si tratta dei contenuti, è il romanzo nella sua interezza ad essere tanto disarmante. Sto forse cercando di spaventarvi? No di certo: ma ammetto che di fronte a quest’opera mi sento quanto meno intimidita. Eppure continuo a tornarvi col pensiero, è più forte di me; per questo motivo voglio parlarvene! Se cercate un libro fuori dal comune vi assicuro che non ne troverete altri come “Il porto di Toledo”.
Anna Maria Ortese si esprime con un linguaggio personalissimo, fortemente ellittico e in parte inventato: tralascia verbi, omette articoli, utilizza un lessico in cui termini esistenti assumono arbitrariamente accezioni del tutto diverse (qualche esempio: “espressività” per poesia, “rendiconto” per racconto, “marine” per marinaio…). L’oggetto della narrazione sono gli incontri, le esperienze, la vita dell’Ortese; vita che l’autrice racconta però completamente trasfigurata in senso fantastico, trasportando la Napoli nella quale è cresciuta in un’immaginaria Toledo dall’atmosfera misteriosa e conturbante. Ad ogni personaggio viene fatto dono di almeno tre nomi: Anna Maria stessa diventa Dasa, Damasa, Toledana, Figueira…

venerdì 15 giugno 2012

Intuizioni - Dov'è il Friday? - Candle in the wind

Ma il Friday dov'è?

Credo che molti lettori di questo blog se lo chiedano o sentano comunque la mancanza dell'appuntamento fisso del venerdì nel quale Sarah vola e dove addirittura noi stessi, se riusciamo ad ascoltarla con il cuore, proviamo la sensazione di volare!
E così, sentendomi parzialmente responsabile di questo blog, contribuendo più che altro dal punto di vista tecnico e molto meno con i contenuti, vorrei cercare di dare una risposta al quesito.
Sarah ha ovviamente la necessità di un momento di calma e di tranquillità per potersi esprimere nel Friday, e trovare un momento del genere ogni settimana non è mai facile per una persona che si ritrova sulle proprie spalle parecchie pesanti responsabilità e sempre nuove e inaspettate difficoltà; scippi e relative denunce compresi.

Gocce d'inchiostro - Defiance

Oggi vorrei parlarvi di un libro purtroppo poco noto. Narra di una vicenda -accaduta realmente- che ha davvero dell’incredibile, e meriterebbe di essere conosciuta da tutti per il coraggio e l’altruismo del protagonista: un uomo qualunque, eppure straordinario. Mi riferisco a Tuvia Bielski, e il libro in questione è “Defiance-Gli ebrei che sfidarono Hitler” della sociologa Nechama Tec.

Nell’estate del 1941 le truppe tedesche invadono la Polonia, che ospita al proprio interno la più nutrita comunità ebraica d’Europa; i quattro fratelli Bielski decidono di nascondersi nelle fitte foreste della Bielorussia, che il maggiore Tuvia conosce molto bene, per scampare al folle sterminio. La sopravvivenza in un luogo tanto ostile è già difficile per poche persone; ma i Bielski cominciano ad incontrare sul proprio cammino un numero sempre maggiore di fuggiaschi in cerca di salvezza. Nonostante il parere contrario del fratello Zus, Tuvia decide di tenere con sé non solo gli uomini armati (utili per difendersi) ma anche donne, bambini, anziani, persino malati.

mercoledì 6 giugno 2012

Wuthering Heights


Wuthering Heights

(Andrea Arnold, 2011)



Wuthering Heights è stato tratto dall’omonimo romanzo di Emily Brontë del 1847.
La storia narra di Heathcliff, ragazzino orfano adottato dal padre di Cathrine, del suo amore per lei e di come questa passione alla fine li distrugga entrambi.


Io non ho letto Wuthering Heights (ovvero Cime Tempestose) perché non sono una grande fan delle storie strappalacrime delle sorelle Brontë. Il titolo l’ho dovuto lasciare in inglese perché questo film non è stato distribuito in Italia (sebbene sia stato presentato al Festival del cinema di Venezia nel 2011), ma sul web è conosciutissimo da tutti gli appassionati del genere. 

lunedì 28 maggio 2012

Gocce d'Inchiostro - Novecento

Eccomi qui di nuovo! Questa settimana vi propongo una storia che sfida ogni tentativo di imprigionarla. Si tratta di “Novecento”, ed è sbocciata dalla penna sottile ed accorta di Alessandro Baricco. Narra di un uomo diverso da qualunque altro, una creatura che non è parte del mondo come lo intendiamo noi; una persona in grado di conoscere e sperimentare la vita a livelli eccelsi, pur non avendo mai poggiato piede fuori dalla nave su cui ha visto la luce.
Ebbene sì! Il primo anno del ventesimo secolo un neonato viene lasciato sul pianoforte di un transatlantico, in una scatola di limoni vuota; è trovato da Danny Boodmann, gigantesco marinaio di colore con la stramba passione per i nomi dei cavalli impiegati nelle corse.   E’ lui a crescere il nostro Danny Boodmann T. D. Lemon Novecento (e anche a chiamarlo così, perché “E’ perfetto. E’ bellissimo. Un gran nome, Cristo, davvero un gran nome. Andrà lontano, con un nome così.”). E Novecento si rivelerà all’altezza delle aspettative, ah, eccome se lo farà. Diventando il miglior pianista che questo vecchio pianeta abbia mai avuto l’onore di ospitare sulla propria stanca faccia.

mercoledì 23 maggio 2012

The last song

The last song

(Julie Ann Robinson, 2010)


Ronnie, una ragazza di diciassette anni, e il suo fratellino devono passare un’estate con il padre, Greg, che non vedono da anni, perché separatosi dalla madre. E in questa romantica cittadina assolata della Georgia, nonostante le incomprensioni e le perplessità iniziali, il rapporto tra i tre diventerà sempre più stretto e Ronnie, nonostante le difficoltà dovute all’età adolescenziale, la relazione complicata con il padre e le cattive amicizie, troverà l’amore e riscoprirà l’amore per la musica, passione che condivideva con Greg.

È iniziata la sessione estiva degli esami e io ho meno tempo per vedere i film, quindi questa settimana ho deciso di concedermi qualcosa di poco impegnativo e un po’ romantico. Dopo attente ricerche eseguite con metodi scrupolosi, ho deciso di vedere The last song per via del protagonista maschile, Will, interpretato da Liam Hemsworth, fratello minore dell’ultimamente celebre Chris “Thor” Hemsworth, che avevo avuto modo di ammirare, anche se per poco, in Hunger games.
Sì, le premesse non sono particolarmente promettenti, soprattutto se si pensa che la protagonista del film è Miley Cyrus, idolo delle teenager. Ma ho deciso di passare oltre a questi miei pregiudizi, anche perché il film è basato sul libro “L’ultima canzone” di Nicholas Sparks, di cui mia madre mi canta spesso le lodi.

lunedì 21 maggio 2012

Gocce d'Inchiostro - Oscar e la dama in rosa

Il libro che ho scelto questa settimana si intitola “Oscar e la dama in rosa”, ed è di Eric-Emmanuel Schmitt. Prendendolo in mano per la prima volta sono rimasta un po’ perplessa, perchè il numero delle pagine è davvero ridotto (nell’edizione italiana –Rizzoli- sono novanta). Di solito preferisco i romanzi voluminosi, che promettono ore e ore di lettura avvincente! Ricordo di aver pensato che nel migliore dei casi quel libricino mi avrebbe regalato una storiella carina, ma nulla di particolarmente memorabile. Non vi sarà difficile immaginare quanto mi sbagliassi!

E’ la storia di Oscar, un bimbo di dieci anni malato di leucemia che vive in ospedale. Su consiglio di Nonna Rosa ,una delle dame di carità che in Francia assistono come volontarie i malati terminali, egli decide di scrivere quotidianamente una lettera a Dio per confidarsi con lui (e statene certi, anche Dio a modo suo partecipa).

venerdì 18 maggio 2012

L.O.V.E.

Sarah riesce a sentire le cose in modo amplificato.
Perchè è attenta, sensibile, disponibile. Perchè ha un cuore, certamente ferito e ricucito in più punti, ma che, nonostante tutto, non smette mai di accogliere e ri-donare sempre amore. Credo che come ama intensamente Sarah, in pochi riescono a farlo. E più una persona ama, tanto più soffre! Appare assurda come regola e io stesso non riesco ancora a comprenderne completamente il significato, e forse mai ci riuscirò, ma funziona così! Per cui se volete Amare veramente, dovete essere pronti anche a soffrire tanto. Ma non abbiate paura di Amare. Non abbiate paura di mettervi in gioco ancora una volta. Non abbiate paura del dolore e della sofferenza! Perchè è la cosa più bella che esiste nella vita. L'unica cosa per cui vale la pena di vivere e per cui vale la pena persino di morire: per Amore!

Buon ascolto.
V.a.

mercoledì 16 maggio 2012

A single man

A single man

(Tom Ford, 2009)


1962, California: George Falconer è un professore inglese omosessuale che insegna letteratura, e che ha perso il suo compagno, Jim, dopo sedici anni di convivenza. Il film si svolge durante una giornata, durante la quale George è alle prese con se stesso, i suoi ricordi, i suoi studenti, nuovi entusiasmi in cui cerca di dimenticare il proprio dolore.

 Mentre per I ragazzi stanno bene avevo detto che bisognava mettere da parte i propri pregiudizi, qui non sento il bisogno di consigliarlo; l’importante non è l’omosessualità del protagonista, ma tutto ciò che si sviluppa intorno ad essa. Si tratta di un film talmente perfetto, talmente coinvolgente e catartico che qualsiasi barriera cade; si viene travolti da un’ondata di sensazioni a vari livelli, intellettuale, emotivo, visuale ed uditivo. Si tratta, come si sarà capito, di uno dei miei film preferiti in assoluto.

lunedì 14 maggio 2012

Gocce d'Inchiostro - Il conquistatore del mondo

Oggi vi propongo la recensione di un libro che ho letto come approfondimento per l’università, pur non essendo un testo scolastico. Si tratta de “Il Conquistatore del mondo” di René Grousset; narra in modo appassionato tutta la vicenda di Temujin, meglio conosciuto come Gengis Khan. Ho fatto questa scelta perché ritengo sia insolito e stimolante scoprire quanto c’è di verità nell’aura che circonda un personaggio tanto noto e insieme avvolto dalla leggenda!
L’autore adotta uno stile di scrittura fluido, semplice, immediato, molto accessibile; inizia ripercorrendo la vita e le valorose imprese degli antenati del protagonista, in un’atmosfera di mistero in cui la realtà storica si intreccia indissolubilmente con i racconti della tradizione mongola. E’ appassionante scoprire le loro credenze, il fervore religioso nei confronti dell’Eterno Cielo Azzurro (divinità cui Gengis Khan era particolarmente devoto), le abitudini e le convenzioni sociali non scritte ma rispettate all’unanimità.
Grousset giunge quindi a raccontare il periodo della nascita e della prima infanzia dell’eroe mongolo, le disavventure che dovette affrontare in seguito alla morte del padre, gli eventi che lo temprarono facendo di lui il conquistatore coriaceo e instancabile che conosciamo.

venerdì 11 maggio 2012

Caro Gatto

Nessuna introduzione oggi.
Perchè oggi il "Friday I'm in love" l' ho scritto io.
Si, oggi, ho deciso così!
Niente racconto, nessun ritratto, neppure un sogno.
Ora lo so, siete presi dal dubbio. Continuare a leggere o fare un click sull' icona x?
Fate ciò che volete. Che meraviglia essere liberi di scegliere.
E in questo blog è la libertà che comanda.
Io oggi ho deciso di scrivere una lettera, una mail. Chiamatela come vi pare.
Ma devo assolutamente far sapere delle cose a una di quelle persone che, con il cuore e la bontà, vivono con me e in questa atmosfera.

mercoledì 9 maggio 2012

(500) giorni insieme

(500) giorni insieme

(Marc Webb, 2009)


Tom, giovane laureato in architettura, lavora in una società di biglietti di auguri. Quando viene assunta una nuova segretaria, Sole, per lui è subito colpo di fulmine. La loro vivace storia d’amore durerà 500 rocamboleschi giorni.

(500) giorni insieme, il cui titolo originale è (500) days of summer (Summer è il nome della protagonista, che in italiano viene chiamata Sole), è una commedia romantica. E tuttavia ovunque viene definita una non commedia. E il narratore, all’inizio del film, dice "Questa è una storia di un lui e una lei, ma vale la pena chiarirlo subito: non è una storia d'amore." (500) giorni insieme non rientra nei normali schemi. Tom e Sole non sono anime gemelle, Tom e Sole non vivranno per sempre felici e contenti, o almeno, non insieme. Questo film racconta una parte della loro vita, la parte in cui le loro strade si sono incrociate e poi, semplicemente, ognuno ha continuato lungo la propria strada.
(500) giorni insieme è un film nuovo, giovane e frizzante, senza tuttavia avere le solite caratteristiche zuccherose che ci fanno amare i film romantici.

lunedì 7 maggio 2012

Gocce d'inchiostro - Un ponte sull'eternità

Un ponte sull'eternità

di Richard Bach


Tutti voi conoscerete certamente l'autore (nonché protagonista) di questo libro. Egli è infatti divenuto molto famoso per il celeberrimo libro "Il gabbiano Jonathan Livingston".
La lettura de "Il gabbiano Jonathan Livengston" è stata per me deludente. Ho trovato infatti la trama noiosa e scontato il messaggio che questo libro tenta di trasmettere. Credo altresì che Bach abbia dato il meglio di sé con queste altre due opere: Un ponte sull'eternità e Via dal nido. Consiglio vivamente la lettura di entrambi questi libri.
Oggi vi parlerò del primo: Un ponte sull'eternità.
Il libro racconta la storia dell'autore stesso che, giunto ad un'età matura e stanco della propria solitudine, sente intesamente il bisogno di trovare la compagna giusta, l'anima gemella (ma esiste l'anima gemella?). Quella con cui poter costruire insieme qualche cosa di Vero, una persona con cui realizzare appunto un ponte sull'eternità.

venerdì 4 maggio 2012

Le parole che dicono tutto.


Alcuni le chiamano "coincidenze" io invece li chiamo "Segni". Ma in qualunque modo vogliamo chiamare questi fatti, quando accadono ti sorprendono e ti fanno provare un sussulto al cuore.
Si scrive magari una cosa e poco dopo si ritrova un certo riscontro. Sarah mi ha confidato che le è capito proprio poco dopo aver scritto il primo pezzettino di questo "friday". Alcuni sostengono che sia la mente umana che vuole a tutti i costi trovare un collegamento anche dove oggettivamente non c'è, io invece credo che ci sia dietro una sorta di Progetto e che tutto sia collegato e nulla nella nostra vita accade per caso. Oggi ho scritto il post che pubblicheremo lunedì, una recensione di un libro, e quando lunedì la leggerete troverete anche voi parecchie "coincidenze/Segni", con il "friday" di oggi e spero che la cosa sorprenderà e colpirà anche voi lettori.
Per ora cominciate ad abbandonarvi a questo nuovo "friday I'm in love". Che, da quando è venuto alla luce, regala sempre emozioni molto intense.

Buon ascolto
V.a.

mercoledì 2 maggio 2012

The avengers


The avengers

(Joss Whedon, 2012)


The Avengers rappresenta un crossover cinematografico tra i protagonisti di alcuni film prodotti dai Marvel Studios:  Iron Man e Iron Man 2, L’incredibile Hulk, Thor e Captain America – Il primo vendicatore.
Durante la realizzazione di alcuni esperimenti da parte della NASA sul Tesseract, viene aperto un varco dimensionale da cui appare Loki, deciso a minacciare la sicurezza degli umani. Quindi, Nick Fury, direttore dell’organizzazione governativa S.H.I.E.L.D., decide di attuare l’operazione “Vendicatori” e di radunare i più potenti superumani per proteggere la Terra. Entrano quindi in azione Iron Man, Capitan America, Hulk, a cui si aggiungeranno due agenti dello S.H.I.E.L.D., la Vedova Nera e Occhio di Falco, e Thor, dio norreno fratello del terribile Loki. I nostri eroi quindi dovranno superare le loro rivalità e i loro problemi personali, resistere ai trabocchetti di Loki, il dio degli inganni, perché solo se uniti potranno sconfiggerlo.

Vogliamo parlare di The Avengers? Vogliamo parlare del film più atteso dell’anno? Ebbene, parliamone.

lunedì 30 aprile 2012

Gocce d'inchiostro - Sta scherzando, Mr. Feynman!

Questa settimana ho scelto di presentarvi un libro davvero originale: “Sta scherzando, Mr. Feynman!”

Si tratta dell’autobiografia del premio Nobel per la fisica Richard Phillips Feynman, ma ATTENZIONE! Chi non ama particolarmente il genere non si spaventi, perché questa è diversa da qualunque altra autobiografia abbiate letto.

La narrazione non segue un ordine cronologico fisso. Si tratta infatti di una trascrizione delle conversazioni avvenute tra questo poliedrico genio e l’amico musicista Ralph Leighton, al quale Feynman ha narrato per anni le avventure vissute. Leighton stesso, in una nota che apre il libro, scrive: “Sembra quasi incredibile che una sola persona, nel corso di un’unica vita, abbia potuto accumulare esperienze così varie e stravaganti. Inoltre, il fatto che una persona sia riuscita da sola a combinare tanti guai è certo fonte d’ispirazione per tutti noi!”
Dotato di un’intelligenza strabiliante, gli capitava con facilità di annoiarsi come spesso accade alle menti geniali; era quindi sempre alla ricerca di qualcosa che potesse soddisfare la sua insaziabile curiosità e la sua incontenibile passione per gli enigmi.  Il risultato è stata un’esistenza del tutto fuori dal comune, costellata dagli episodi più sorprendenti e quanto mai vari.

venerdì 27 aprile 2012

Ancora un giorno


Io non riesco a comprendere perchè Sarah mi chieda insistentemente, ogni volta, di scrivere sempre un'introduzione ai suoi "Friday". Chiedo scusa se ogni venerdì ripeto quasi sempre la stessa cosa: ma ho veramente sempre l'impressione di "spocare" la sua poesia.
Ieri, io e lei, abbiamo discusso e litigato; proprio sull'argomento da lei oggi trattato. Proprio su quel termine con cui il "friday" di oggi inizia. Abbiamo discusso perchè vedevamo le cose in modo opposto, o per lo meno così sembrava. Non volevo criticarla ma l'ho fatto e lei ha pianto...chi credo di essere io per criticare e far piangere?
Questa mattina leggendo il "suo friday", non riesco a muovere alcuna critica, mi appare un bellissimo inno alla vita e mi spiazza parecchio ascoltare questo inno scritto da una persona che avrebbe tutte le ragioni per odiare la vita. E invece no, la esaltà!
Forse sono proprio io che non ho ancora capito nulla della vita, della felicità, del dolore e della morte...che Grande Mistero!


Ricordatevi sempre di fare partire la musica prima di inziare la lettura (tasto "play" proprio qui sotto).
Buon ascolto!
V.a.

mercoledì 25 aprile 2012

War horse


War horse

(Steven Spielberg, 2011)



Un piccolo possidente del Devon compra ad un asta un cavallo per 30 sterline (un prezzo spropositato). Per evitare che il cavallo venga rivenduto o ucciso, Albert, il giovane figlio del possidente, che gli si è subito affezionato, lo alleva e gli insegna a dissodare il terreno. Tuttavia, allo scoppiare della Grande Guerra, il padre, travolto dai debiti, è costretto a vendere il cavallo, Joey, all’esercito inglese. Joey diventerà quindi il cavallo da guerra del generale Nicholls, che promette di averne cura, ma che morirà in uno scontro in Francia. Da quel momento in poi Joey passerà di padrone in padrone: due ragazzi dell’esercito tedesco, che però vengono fucilati per diserzione; Emile, una ragazzina francese che vive da sola col nonno; di nuovo l’esercito tedesco che sottrae brutalmente il cavallo alla ragazzina; infine tornerà all’esercito inglese dopo essere riuscito a scappare ed essere stato salvato dalla terra di nessuno, impigliato fra i ferri.
Nel frattempo, Albert, diventato maggiorenne, può anche lui arruolarsi nell’esercito. Resta solo da scoprire se lui e il suo amato Joey riusciranno a ritrovarsi.

lunedì 23 aprile 2012

Gocce d'inchiostro - The Neverending Story

Nasce oggi un nuovo appuntamento fisso: Gocce d'inchiostro.
E così all'appuntamento del mercoledì con il cinema di Lelisa si aggiunge ora l'appuntamento fisso del lunedì con la recensione di un libro che verrà gestito da Francis.
Lo scopo di questo Blog è quello di trasmettere emozioni, di invogliare tutti a non smettere mai di sognare ed è proprio perfetto il fatto che Francis abbia scelto di aprire questa nuova rubrica proprio con "la Storia Inifinita", che è un vero e proprio inno alla fantasia, ai sogni, alle fiabe....e quindi alla vita stessa. Infatti che vita è una vita senza sogni e senza fantasie?

Buona lettura a tutti
V.a.


Eccomi qui, dunque, a scrivere la prima recensione che pubblicherò su questo blog… Che emozione!
Ho deciso di iniziare parlandovi de La Storia Infinita di Michael Ende. In effetti la scelta era quasi obbligata: è stato questo libro a farmi capire che la lettura sarebbe stata la passione più profonda e autentica della mia vita. Spero di suscitare un po’ di curiosità in voi, e convincervi che vale davvero la pena di aprirlo e divorarlo d’un fiato!

venerdì 20 aprile 2012

La vita in silenzio


Scrivere "il Friday" per Sarah è costoso, è dispendioso. Lei stessa me lo ha confidato un giorno. Perchè aprirsi ed esprimere i propri veri sentimenti che provi dentro è come restare nudi in mezzo ad una tormenta di neve. Ci si sente infreddoliti, persi, smarriti e totalmente vulnerabili.
E poi... c'è sempre qualcuno pronto ad approfittare immediatamente di questa vulnerabilità, sembra quasi che si diverta ad attaccare, a ferire e a far soffrire colui che è indifeso e che già soffre molto.
Spesso questo "qualcuno" è l'ultimo da cui ci saremmo aspettati ciò, è magari colui che consideravamo un vero amico o un compagno per la vita.
Insomma quante volte diciamo con facilità di "amare"... ma se facciamo soffrire come possiamo osare definirlo Vero Amore? Forse solo chi soffre più degli altri è degno di parlare di Amore. E per questo non mi sento degno non solo di parlarne, ma quasi nemmeno di pronunciare questa parola. Lo lascio fare quindi alla canzone scelta oggi da Sarah e alla sua "poesia".

Buon ascolto
V.a.

mercoledì 18 aprile 2012

I ragazzi stanno bene

I ragazzi stanno bene

(Lisa Cholodenko, 2010)


Jules e Nic, una coppia lesbica, hanno due figli concepiti tramite inseminazione artificiale. Quando Joni, la figlia più grande, compie 18 anni, lei e il fratello, Lazer, decidono di contattare e di cercare di conoscere il loro padre biologico (comune per entrambi). Paul, un quarantenne che gestisce un ristorante, verrà quindi a far parte della famiglia, mettendo in moto nuovi meccanismi, mettendo alla prova gli equilibri familiari e scatenando rivalità e gelosie.

Se si decide di vedere I ragazzi stanno bene, bisogna mettere da parte tutti i pregiudizi e sforzarsi di essere di mente aperta per gustarsi quello che è un ottimo film. 

venerdì 13 aprile 2012

La vera necessità

Sarah, desidera sempre che io scriva una breve introduzione ai suoi "Friday". Ma non è mai facile farlo. Infatti ho sempre paura che le mie fredde e insulse parole possano in qualche modo rovinare la sua splendida e perfetta "poesia". Sarah riesce a esprimere ciò che ha dentro come pochissimi riescono a fare. Inoltre ho come l'impressione che Sarah "senta" certe cose in modo molto più amplificato rispetto alla maggior parte di tutti noi. E così sia il dolore, sia l'amore, che prova sono sempre talmente forti da farle male.
Io credo che noi oggi, per lo meno nella nostra cultura occidentale, tendiamo a vedere una forte contrapposizione tra amore e dolore, ma penso che non sia affatto così; credo invece che amore e dolore siano due sentimenti strettamente collegati e correlati tra loro e Sarah è un esempio evidente di questo. Io credo che un Vero sentimento di amore non può definirsi tale in assenza di un Vero dolore. E forse "il dolore" non è una cosa così negativa come vogliamo ostinarci a credere.

Come sempre vi auguro un buon "ascolto".
V.a.

mercoledì 11 aprile 2012

In Time


In Time

(Andrew Niccol, 2011)


In Time è un film che ci presenta un possibile futuro in cui le persone sono programmate per vivere fino a 25 anni, data dopo la quale non invecchieranno più. Tuttavia, per continuare a vivere, devono acquistare tempo, che è l’unica valuta di scambio. Come in qualsiasi altra società, ci sono forti discriminazioni tra “i ricchi”, che possono vivere per sempre, e “i poveri”, per i quali un momento qualsiasi potrebbe essere l’ultimo,  e che vivono isolati all’interno di un ghetto (zona 12), separato dalla popolazione privilegiata.
La storia inizia quando il protagonista, Will, un ragazzo “povero”, si vede inaspettatamente consegnare 116 anni di vita da uno sconosciuto, uno uomo abbiente che dice di essere stanco di vivere. Will, quindi, decide di trasferirsi nella zona 1. Ma lì iniziano i guai, perché Will attira l’attenzione di uno dei Guardiani del Tempo, che devono assicurarsi il corretto funzionamento di questo sistema tempo-centrico  e, insieme a Sylvia (la figlia dell’uomo più potente della città), si trova a dover scappare da lui e dai Minute-men (una sorta di banda mafiosa del ghetto).  Seguiranno quindi una serie di fughe forsennate, brutali corpo a corpo e improvvisi ribaltamenti delle situazioni, in cui i due protagonisti sono costretti a muoversi clandestinamente per cercare di fare giustizia e di distribuire il tempo alle persone meno fortunate.

venerdì 6 aprile 2012

Sapevi già che mi stavi perdendo

Oggi è un venerdì un po' "particolare"...e così anche il "Friday" di Sarah ne risente. Già il titolo mi appare subito significativo: si parla infatti di una "perdita", una perdita che comprediamo debba avvenire ancora prima che avvenga effettivamente. E così nelle parole di Sarah colgo una vena di malinconia e colgo profondo dolore. Ma colgo anche Luce, colgo speranza, colgo voglia di vivere e il credere sempre e comunque nella vita. Una voglia di vivere che non si ferma di fronte alle difficoltà ma che va oltre i momenti di dolore e di sconforto. Colgo la speranza che, dopo le tenebre, giunge sempre l'alba.

Buon ascolto a tutti!

V.a.

domenica 1 aprile 2012

Momenti di personale intuizione

Cari lettori,
quindi carissima Me , caro V.a., carissima Me, caro V.a., carissima Me, caro V.a., Me,V.A,Me,V.a...basta è troppo difficile da digitare.
Quindi a te e solo a te, che mi stai leggendo, ora regalerò un mio momento di personale intuizione.
Ricordati sempre che se, alle scuole superiori, ti dicevano:" La forma è buona ma sei completamente fuori tema", in realtà tu sei pre-destinato, più di tutti gli altri, a saper scrivere bene.
 Non ci provare a credere che sia uno svantaggio saperlo fare. Non ci provare! Non ci provare MAI neppure quando non esisterà più nessuno che sappia " leggerti".
In fondo non l' hai creduto anche quando, rientrato nella fila del tuo banco verde acqua, hai visto alzarsi un perfetto demente a sventolare il suo otto.
Perciò continua...Vai fuori tema, oggi come allora, come sempre!

Sarah Myliz

venerdì 30 marzo 2012

C'è qualcuno nascosto dentro te

Fade into You by Mazzy Star on Grooveshark

Sono qui, infilata dentro ad un vestito blu che sembra scivolare, perfetto, come un abbraccio. Sono qui. Aspetto.
Il volo che mi porterà lontana, da te, da tutti, dal tempo di ciò che sono stata.
E mentre osservo la notte camminare attraverso un vetro riesco a leggere, come inchiostro scritto sulla faccia d' oro della luna, le parole di quella canzone.
Mi viene da sorridere perchè è stato proprio per lei che tanti anni fa avevo comprato la chitarra blu, come il mio vestito.
Elettrica, sinuosa, infallibile.
Ancora di più mi fa sorridere il fatto che ho dovuto venderla ancora prima di riuscire a suonarla tutta per intero.

" Voglio prendere un respiro, questo è vero. Ti guardo e non vedo niente".

giovedì 29 marzo 2012

Inizio di una nuova avventura

Oggi nasce questo blog: "Friday I'm in love". Voluto, creato e sentito da Sarah.
Sarah, al venerdì, ci racconta e si racconta, attraverso una canzone con cui si è innamorata al primo ascolto...
...e forse, attraverso questi suoi racconti, anche noi potremo innamorarci.
Ogni racconto è normalmente accompagnato e collegato ad un brano musicale, troverete quindi una icona con il simbolo "play" in questo modo (premendo sul simbolo "play") potrete ascoltare il brano musicale durante la lettura e potervi così immergere, almeno per un momento, nel mondo magico di Sarah.

Oltre a questo appuntamento del venerdì, del Friday, potranno poi nascere anche altre cose, in base alla fantasia e ai sentimenti di Sarah, ad esempio, tra breve dovrebbe nascere anche una rubrica sul cinema.

Devo infine aggiungere che questo blog nasce dalle ceneri di una amicizia; una amicizia di lunghissima data. Infatti "Friday I'm in love" era nata come una rubrica all'interno di un altro blog gestito da questo amico. Fu pubblicato un solo post di Friday in quel blog. Quel primo e unico Friday è ora il primo post che ri-trovate qui pubblicato per primo. E' sarà ora il primo di una lunga serie. Purtroppo non si finisce mai di conoscere una persona e può capitare che si riceva una pugnalata dritta al cuore proprio da quella persona nella quale si riponeva massima fiducia...ma questa è la vita e tutto ciò aiuta a crescere.
Dal dolore possono infatti nascere cose molto belle e profonde e questo blog è l'esempio vivente. Forse se Sarah non avesse sofferto così tanto nella propria vita non sarebbe nemmeno riuscita  a scrivere queste "poesie cantante" così profonde, così vere, così sentite.

Buona lettura e buon ascolto a tutti

V.a.