mercoledì 8 agosto 2012

I love Radio Rock

I love Radio Rock

(Richard Curtis, 2009)


Regno Unito, 1966. La BBC Radio trasmette solo 45 minuti di musica leggera al giorno. Per poter ascoltare pop e rock bisogna per forza sintonizzarsi sulle frequenze di radio pirata, la più famosa delle quali è Radio Rock, che trasmette 24 h su 24 da una nave ancorata nel mare del Nord. Ma Radio Rock non è apprezzata dai piani alti del governo inglese e il ministro Sir Alistar Dormandy farà di tutto per farla chiudere.

Estate significa film leggeri e divertenti. I love Radio Rock è questo ma è anche un capolavoro.
Questo film è una perla imperdibile per tutti gli amanti del rock dei tempi d'oro, per coloro che supportano il motto "British do it better!", per coloro che amano il fine (ma non troppo) umorismo inglese  e anche per coloro che vogliono divertirsi e basta.
E' chiaro, io sono di parte, questo è uno dei miei film preferiti in assoluto, ma vi assicuro che ho fatto vedere I love Radio Rock a persone diversissime tra loro ed è stato un successone con tutti.


I love Radio Rock, tra le altre cose, è un film di formazione, infatti noi spettatori seguiamo Carl (Tom Sturridge), ragazzo di circa 19 anni, a bordo della nave di Radio Rock, poiché è stato mandato per punizione lì dalla madre (una Emma Thompson irriconoscibile e splendida), che è amica del capitano della nave (viene spontaneo pensare a una giovinezza hippie passata insieme).



E così noi possiamo osservare Carl crescere durante i mesi che passerà insieme all'equipaggio e ai dj: i primi amori, le prime (imbarazzanti) esperienze sessuali, la ricerca di una figura paterna che gli è sempre mancata, il giocoso ed educativo cameratismo tra uomini e soprattutto l'amore per la musica, l'Amore con la A maiuscola.
Carl, infatti, seguirà un percorso di maturazione e da imbranato e timido adolescente diventerà un uomo a tutti gli effetti.
Ad accompagnarlo in questa avventura c'è una lunga serie di bizzarri individui, l'anima di Radio Rock. Sono tanti, ma ognuno di loro è unico ed indimenticabile e non si può fare a meno di amarli tutti. 



Innanzitutto c'è l'anziano (anagraficamente ma non nell'animo) capitano della nave, Quentin (Bill Nighy), che è la figura "responsabile" e che mantiene "l'ordine" sulla nave. 
Poi abbiamo il Dr. Dave (Nick Frost), pingue però bellissimo, che non si sa bene come ha un fascino irresistibile per le donne. 
Simon (Chris O'Dowd), che, mentre gli altri praticano il libertinaggio, cerca il vero amore. 
Bob Silver (Ralph Brown), il tessitore dell'alba, uno strano figuro barbuto di cui nessuno si ricorda l'esistenza perché esce dalla sua cabina quasi solo ed esclusivamente per condurre il suo programma a notte fonda. 
Angus (Rhys Darby), che crede di essere divertentissimo, ma non proprio tutti la pensano come lui. 
Kevin il Tardo (Tom Brooke): quando si parla con lui bisogna pensare fuori dagli schemi. Ma a volte, solo a volte, dovrebbero chiamarlo Kevin lo Sveglio
John (Will Adamsdale), che vive per il meteo e le notizie, ma soprattutto per il meteo
Midnight Mark (Tom Wisdom), il più sexy animale del pianeta. Non parla mai, nemmeno quando va in onda, ma le ragazze di tutta l'Inghilterra stravedono per lui.
 Il Conte (Philip Seymour Hoffman), che è l'unico americano e l'anima del gruppo. E se lui è il Conte, questo cosa fa di Gavin (Rhys Ifans)? Il Re? O il Giullare?
Infine c'è Felicity (Katherine Parkinson): l'unica e sola. Le donne a bordo non sono ammesse, ma lei è l'eccezione perché è lesbica e fa da mangiare



Ma, tra frizzi, scherzi e lazzi, ci sono anche i momenti per riflettere. Insieme a questa singolare compagnia Carl imparerà che cosa sono l'amicizia, l'onore, la fiducia, il rispetto. Ma Carl non è il solo protagonista del film, a ognuno dei personaggi è dedicato il tempo che gli è dovuto e alla fine, anche se si ha il proprio preferito, non si può non affezionarsi a tutti. Nessuno è troppo idealizzato, nessuno è perfetto, tutti hanno pregi e difetti, tutti hanno mille sfumature. E non sarà solo Carl a crescere, ma anche tutta la ciurma e insieme impareranno quali sono i veri valori, che Radio Rock è la loro famiglia e il periodo più bello della loro vita è quello passato su quella nave. 



Ma ovviamente tutto non può scorrere nel migliore dei modi: infatti, il ministro sir Alistar Dormandy (Kenneth Branagh), la personificazione della parte peggiore della Vecchia Inghilterra, ancora fin troppo affezionato ai valori di una volta, alle gerarchie, alle distinzioni di classe e che non riesce a concepire il cambiamento e l'evoluzione, farà di tutto per rendere illegale e far chiudere definitivamente Radio Rock. Sir Dormandy è un vero cattivo, metterà realmente in difficoltà Radio Rock, ma la sua fedeltà a principi che ormai stanno morendo è talmente radicale e radicata in tutto quello che fa, che non si può fare a meno di sorridere del suo comportamento. Ad aiutarlo ci sarà una segretaria segretamente fan di Radio Rock e Dominic Pirlott (Jack Davenport), che è il tipico lecchino e invece è borghese in modo sospetto per essere un fan di quello che fanno.



Altra grande protagonista del film è la musica, tributo ai più grandi artisti del periodo: David Bowie, The Kinks, Cat Stevens, Jimi Hendrix, The Who, The Beach Boys e tanti altri. Il rock ruggente degli anni '60 è la colonna sonora, ma non è lasciato in secondo piano, ogni brano è inserito al momento giusto e accompagna le vicende del film, tanto che poi certe canzoni verrà automatico associarle a determinati episodi. 



Insomma, a mio parere si tratta di un film perfetto in ogni dettaglio, ma bisogna anche dire che Richard Curtis è un esperto della commedia all'inglese (Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, Il diario di Bridget Jones, Love Actually, Mr. Bean etc.) e per I love Radio Rock ha riunito gran parte della crème degli attori di origine britannica (insomma, sir Kenneth Branagh è il cattivo!), ognuno calato perfettamente nel suo ruolo, e il risultato di questo sapiente dosaggio di serio e faceto è davvero ottimo sotto ogni punto di vista: un film consigliatissimo per tutti!


P.S. E per ricollegarci all'attualità, Sir Branagh è stato il protagonista della Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi diretta da Danny Boyle.

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