mercoledì 20 giugno 2012

Midnight in Paris


Midnight in Paris

(Woody Allen, 2011)


Gil, uno sceneggiatore di Hollywood,  e la sua fidanzata Inez sono in vacanza a Parigi, una città di cui Gil è follemente innamorato e dove crede che troverà l’ispirazione per il suo libro.
Sentendosi sminuito dagli amici e i genitori di Inez, Gil si ritrova a passeggiare da solo nella notte parigina e, salito su un’automobile misteriosa, viene trasportato magicamente nei ruggenti anni venti parigini. Lì incontrerà celebri scrittori e artisti che lui ammira particolarmente. Si pone solo un problema: è il caso di tornare a casa o no?

lunedì 18 giugno 2012

Gocce d'inchiostro - Il porto di Toledo

Non mi era mai capitata fra le mani una lettura così sconvolgente; credetemi, non lo dico per amor di drammaticità. Non si tratta dei contenuti, è il romanzo nella sua interezza ad essere tanto disarmante. Sto forse cercando di spaventarvi? No di certo: ma ammetto che di fronte a quest’opera mi sento quanto meno intimidita. Eppure continuo a tornarvi col pensiero, è più forte di me; per questo motivo voglio parlarvene! Se cercate un libro fuori dal comune vi assicuro che non ne troverete altri come “Il porto di Toledo”.
Anna Maria Ortese si esprime con un linguaggio personalissimo, fortemente ellittico e in parte inventato: tralascia verbi, omette articoli, utilizza un lessico in cui termini esistenti assumono arbitrariamente accezioni del tutto diverse (qualche esempio: “espressività” per poesia, “rendiconto” per racconto, “marine” per marinaio…). L’oggetto della narrazione sono gli incontri, le esperienze, la vita dell’Ortese; vita che l’autrice racconta però completamente trasfigurata in senso fantastico, trasportando la Napoli nella quale è cresciuta in un’immaginaria Toledo dall’atmosfera misteriosa e conturbante. Ad ogni personaggio viene fatto dono di almeno tre nomi: Anna Maria stessa diventa Dasa, Damasa, Toledana, Figueira…

venerdì 15 giugno 2012

Intuizioni - Dov'è il Friday? - Candle in the wind

Ma il Friday dov'è?

Credo che molti lettori di questo blog se lo chiedano o sentano comunque la mancanza dell'appuntamento fisso del venerdì nel quale Sarah vola e dove addirittura noi stessi, se riusciamo ad ascoltarla con il cuore, proviamo la sensazione di volare!
E così, sentendomi parzialmente responsabile di questo blog, contribuendo più che altro dal punto di vista tecnico e molto meno con i contenuti, vorrei cercare di dare una risposta al quesito.
Sarah ha ovviamente la necessità di un momento di calma e di tranquillità per potersi esprimere nel Friday, e trovare un momento del genere ogni settimana non è mai facile per una persona che si ritrova sulle proprie spalle parecchie pesanti responsabilità e sempre nuove e inaspettate difficoltà; scippi e relative denunce compresi.

Gocce d'inchiostro - Defiance

Oggi vorrei parlarvi di un libro purtroppo poco noto. Narra di una vicenda -accaduta realmente- che ha davvero dell’incredibile, e meriterebbe di essere conosciuta da tutti per il coraggio e l’altruismo del protagonista: un uomo qualunque, eppure straordinario. Mi riferisco a Tuvia Bielski, e il libro in questione è “Defiance-Gli ebrei che sfidarono Hitler” della sociologa Nechama Tec.

Nell’estate del 1941 le truppe tedesche invadono la Polonia, che ospita al proprio interno la più nutrita comunità ebraica d’Europa; i quattro fratelli Bielski decidono di nascondersi nelle fitte foreste della Bielorussia, che il maggiore Tuvia conosce molto bene, per scampare al folle sterminio. La sopravvivenza in un luogo tanto ostile è già difficile per poche persone; ma i Bielski cominciano ad incontrare sul proprio cammino un numero sempre maggiore di fuggiaschi in cerca di salvezza. Nonostante il parere contrario del fratello Zus, Tuvia decide di tenere con sé non solo gli uomini armati (utili per difendersi) ma anche donne, bambini, anziani, persino malati.

mercoledì 6 giugno 2012

Wuthering Heights


Wuthering Heights

(Andrea Arnold, 2011)



Wuthering Heights è stato tratto dall’omonimo romanzo di Emily Brontë del 1847.
La storia narra di Heathcliff, ragazzino orfano adottato dal padre di Cathrine, del suo amore per lei e di come questa passione alla fine li distrugga entrambi.


Io non ho letto Wuthering Heights (ovvero Cime Tempestose) perché non sono una grande fan delle storie strappalacrime delle sorelle Brontë. Il titolo l’ho dovuto lasciare in inglese perché questo film non è stato distribuito in Italia (sebbene sia stato presentato al Festival del cinema di Venezia nel 2011), ma sul web è conosciutissimo da tutti gli appassionati del genere.