lunedì 9 luglio 2012

Gocce d'inchiostro - PIanoforti Atlantici

Scusate la mia assenza di lunedì scorso! Vorrei farmi perdonare con una proposta particolare: per una volta abbandonate il romanzo che state leggendo, o che attende solo d’esser preso dallo scaffale. Per una volta, concedetevi una lettura diversa dal solito! Per una volta, lasciatevi incuriosire e conquistare dalla musicalità dei versi racchiusi in questo gioiellino: “Pianoforti Atlantici”.
L’autore, il giovane Luca Moro Visconti, ha raccolto un pezzetto di sé per tradurlo in inchiostro e condividerlo con noi. Aprendo questo libricino si entra in un mondo di stelle, di emozioni pure. L’abilità del poeta nel destreggiarsi con i vocaboli permette quasi di percepire il calore di una fiamma, di sentirsi intorpiditi per un inverno inaspettato, di avvertire l’acqua del mare sui piedi; attraverso “cieli d’idrogeno”, “lacrime d’argento” e “macchie di luci da oriente” brillano davanti agli occhi i mille colori con cui è dipinto questo strabiliante affresco.
Talvolta si afferma che la poesia composta nei secoli andati è troppo difficile da decifrare. E che dire della poesia moderna? Per rinnovarsi sente spesso il bisogno di dichiarare sistematicamente guerra alla tradizione precedente; questo significa troppe volte scadere nel banale, nell’approssimato o peggio, nel volgare (ah, cosa non si farebbe per stupire il pubblico…).