L’autore, il giovane Luca Moro Visconti, ha raccolto un pezzetto di sé per tradurlo in inchiostro e condividerlo con noi. Aprendo questo libricino si entra in un mondo di stelle, di emozioni pure. L’abilità del poeta nel destreggiarsi con i vocaboli permette quasi di percepire il calore di una fiamma, di sentirsi intorpiditi per un inverno inaspettato, di avvertire l’acqua del mare sui piedi; attraverso “cieli d’idrogeno”, “lacrime d’argento” e “macchie di luci da oriente” brillano davanti agli occhi i mille colori con cui è dipinto questo strabiliante affresco.
Talvolta si afferma che la poesia composta nei secoli andati è troppo difficile da decifrare. E che dire della poesia moderna? Per rinnovarsi sente spesso il bisogno di dichiarare sistematicamente guerra alla tradizione precedente; questo significa troppe volte scadere nel banale, nell’approssimato o peggio, nel volgare (ah, cosa non si farebbe per stupire il pubblico…).
Ebbene, finalmente un autore dei nostri giorni che non ha paura di esprimere senza compromessi ciò che prova! Questo dà vita a componimenti freschi e spontanei, che riecheggiano epoche antiche, onde di un tempo passato mai del tutto estinto.
Sono versi che rifiutano d’essere iperbolici ed inavvicinabili, preferendo energia e intensa semplicità; capaci di suscitare vibrazioni che attraverso le parole disegnano, con tratto leggero, immagini stupefacenti. Suoni ora pacati ora incalzanti si rincorrono allitteranti, creando figure nitide e delicate insieme; in ogni breve poesia è contenuto un universo di stati d’animo ed emozioni travolgenti. Ne volete un assaggio?
“…Pompa il cuore sangue, ora,
che non c’è più da voltar spalle,
ma da fronteggiare, a viso aperto.
Si lacera il vento
Alla spada sfoderata.
Io mi innalzo
Verso la luce.”
Buona lettura!
Francis
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