lunedì 30 aprile 2012

Gocce d'inchiostro - Sta scherzando, Mr. Feynman!

Questa settimana ho scelto di presentarvi un libro davvero originale: “Sta scherzando, Mr. Feynman!”

Si tratta dell’autobiografia del premio Nobel per la fisica Richard Phillips Feynman, ma ATTENZIONE! Chi non ama particolarmente il genere non si spaventi, perché questa è diversa da qualunque altra autobiografia abbiate letto.

La narrazione non segue un ordine cronologico fisso. Si tratta infatti di una trascrizione delle conversazioni avvenute tra questo poliedrico genio e l’amico musicista Ralph Leighton, al quale Feynman ha narrato per anni le avventure vissute. Leighton stesso, in una nota che apre il libro, scrive: “Sembra quasi incredibile che una sola persona, nel corso di un’unica vita, abbia potuto accumulare esperienze così varie e stravaganti. Inoltre, il fatto che una persona sia riuscita da sola a combinare tanti guai è certo fonte d’ispirazione per tutti noi!”
Dotato di un’intelligenza strabiliante, gli capitava con facilità di annoiarsi come spesso accade alle menti geniali; era quindi sempre alla ricerca di qualcosa che potesse soddisfare la sua insaziabile curiosità e la sua incontenibile passione per gli enigmi.  Il risultato è stata un’esistenza del tutto fuori dal comune, costellata dagli episodi più sorprendenti e quanto mai vari.

venerdì 27 aprile 2012

Ancora un giorno


Io non riesco a comprendere perchè Sarah mi chieda insistentemente, ogni volta, di scrivere sempre un'introduzione ai suoi "Friday". Chiedo scusa se ogni venerdì ripeto quasi sempre la stessa cosa: ma ho veramente sempre l'impressione di "spocare" la sua poesia.
Ieri, io e lei, abbiamo discusso e litigato; proprio sull'argomento da lei oggi trattato. Proprio su quel termine con cui il "friday" di oggi inizia. Abbiamo discusso perchè vedevamo le cose in modo opposto, o per lo meno così sembrava. Non volevo criticarla ma l'ho fatto e lei ha pianto...chi credo di essere io per criticare e far piangere?
Questa mattina leggendo il "suo friday", non riesco a muovere alcuna critica, mi appare un bellissimo inno alla vita e mi spiazza parecchio ascoltare questo inno scritto da una persona che avrebbe tutte le ragioni per odiare la vita. E invece no, la esaltà!
Forse sono proprio io che non ho ancora capito nulla della vita, della felicità, del dolore e della morte...che Grande Mistero!


Ricordatevi sempre di fare partire la musica prima di inziare la lettura (tasto "play" proprio qui sotto).
Buon ascolto!
V.a.

mercoledì 25 aprile 2012

War horse


War horse

(Steven Spielberg, 2011)



Un piccolo possidente del Devon compra ad un asta un cavallo per 30 sterline (un prezzo spropositato). Per evitare che il cavallo venga rivenduto o ucciso, Albert, il giovane figlio del possidente, che gli si è subito affezionato, lo alleva e gli insegna a dissodare il terreno. Tuttavia, allo scoppiare della Grande Guerra, il padre, travolto dai debiti, è costretto a vendere il cavallo, Joey, all’esercito inglese. Joey diventerà quindi il cavallo da guerra del generale Nicholls, che promette di averne cura, ma che morirà in uno scontro in Francia. Da quel momento in poi Joey passerà di padrone in padrone: due ragazzi dell’esercito tedesco, che però vengono fucilati per diserzione; Emile, una ragazzina francese che vive da sola col nonno; di nuovo l’esercito tedesco che sottrae brutalmente il cavallo alla ragazzina; infine tornerà all’esercito inglese dopo essere riuscito a scappare ed essere stato salvato dalla terra di nessuno, impigliato fra i ferri.
Nel frattempo, Albert, diventato maggiorenne, può anche lui arruolarsi nell’esercito. Resta solo da scoprire se lui e il suo amato Joey riusciranno a ritrovarsi.

lunedì 23 aprile 2012

Gocce d'inchiostro - The Neverending Story

Nasce oggi un nuovo appuntamento fisso: Gocce d'inchiostro.
E così all'appuntamento del mercoledì con il cinema di Lelisa si aggiunge ora l'appuntamento fisso del lunedì con la recensione di un libro che verrà gestito da Francis.
Lo scopo di questo Blog è quello di trasmettere emozioni, di invogliare tutti a non smettere mai di sognare ed è proprio perfetto il fatto che Francis abbia scelto di aprire questa nuova rubrica proprio con "la Storia Inifinita", che è un vero e proprio inno alla fantasia, ai sogni, alle fiabe....e quindi alla vita stessa. Infatti che vita è una vita senza sogni e senza fantasie?

Buona lettura a tutti
V.a.


Eccomi qui, dunque, a scrivere la prima recensione che pubblicherò su questo blog… Che emozione!
Ho deciso di iniziare parlandovi de La Storia Infinita di Michael Ende. In effetti la scelta era quasi obbligata: è stato questo libro a farmi capire che la lettura sarebbe stata la passione più profonda e autentica della mia vita. Spero di suscitare un po’ di curiosità in voi, e convincervi che vale davvero la pena di aprirlo e divorarlo d’un fiato!

venerdì 20 aprile 2012

La vita in silenzio


Scrivere "il Friday" per Sarah è costoso, è dispendioso. Lei stessa me lo ha confidato un giorno. Perchè aprirsi ed esprimere i propri veri sentimenti che provi dentro è come restare nudi in mezzo ad una tormenta di neve. Ci si sente infreddoliti, persi, smarriti e totalmente vulnerabili.
E poi... c'è sempre qualcuno pronto ad approfittare immediatamente di questa vulnerabilità, sembra quasi che si diverta ad attaccare, a ferire e a far soffrire colui che è indifeso e che già soffre molto.
Spesso questo "qualcuno" è l'ultimo da cui ci saremmo aspettati ciò, è magari colui che consideravamo un vero amico o un compagno per la vita.
Insomma quante volte diciamo con facilità di "amare"... ma se facciamo soffrire come possiamo osare definirlo Vero Amore? Forse solo chi soffre più degli altri è degno di parlare di Amore. E per questo non mi sento degno non solo di parlarne, ma quasi nemmeno di pronunciare questa parola. Lo lascio fare quindi alla canzone scelta oggi da Sarah e alla sua "poesia".

Buon ascolto
V.a.

mercoledì 18 aprile 2012

I ragazzi stanno bene

I ragazzi stanno bene

(Lisa Cholodenko, 2010)


Jules e Nic, una coppia lesbica, hanno due figli concepiti tramite inseminazione artificiale. Quando Joni, la figlia più grande, compie 18 anni, lei e il fratello, Lazer, decidono di contattare e di cercare di conoscere il loro padre biologico (comune per entrambi). Paul, un quarantenne che gestisce un ristorante, verrà quindi a far parte della famiglia, mettendo in moto nuovi meccanismi, mettendo alla prova gli equilibri familiari e scatenando rivalità e gelosie.

Se si decide di vedere I ragazzi stanno bene, bisogna mettere da parte tutti i pregiudizi e sforzarsi di essere di mente aperta per gustarsi quello che è un ottimo film. 

venerdì 13 aprile 2012

La vera necessità

Sarah, desidera sempre che io scriva una breve introduzione ai suoi "Friday". Ma non è mai facile farlo. Infatti ho sempre paura che le mie fredde e insulse parole possano in qualche modo rovinare la sua splendida e perfetta "poesia". Sarah riesce a esprimere ciò che ha dentro come pochissimi riescono a fare. Inoltre ho come l'impressione che Sarah "senta" certe cose in modo molto più amplificato rispetto alla maggior parte di tutti noi. E così sia il dolore, sia l'amore, che prova sono sempre talmente forti da farle male.
Io credo che noi oggi, per lo meno nella nostra cultura occidentale, tendiamo a vedere una forte contrapposizione tra amore e dolore, ma penso che non sia affatto così; credo invece che amore e dolore siano due sentimenti strettamente collegati e correlati tra loro e Sarah è un esempio evidente di questo. Io credo che un Vero sentimento di amore non può definirsi tale in assenza di un Vero dolore. E forse "il dolore" non è una cosa così negativa come vogliamo ostinarci a credere.

Come sempre vi auguro un buon "ascolto".
V.a.

mercoledì 11 aprile 2012

In Time


In Time

(Andrew Niccol, 2011)


In Time è un film che ci presenta un possibile futuro in cui le persone sono programmate per vivere fino a 25 anni, data dopo la quale non invecchieranno più. Tuttavia, per continuare a vivere, devono acquistare tempo, che è l’unica valuta di scambio. Come in qualsiasi altra società, ci sono forti discriminazioni tra “i ricchi”, che possono vivere per sempre, e “i poveri”, per i quali un momento qualsiasi potrebbe essere l’ultimo,  e che vivono isolati all’interno di un ghetto (zona 12), separato dalla popolazione privilegiata.
La storia inizia quando il protagonista, Will, un ragazzo “povero”, si vede inaspettatamente consegnare 116 anni di vita da uno sconosciuto, uno uomo abbiente che dice di essere stanco di vivere. Will, quindi, decide di trasferirsi nella zona 1. Ma lì iniziano i guai, perché Will attira l’attenzione di uno dei Guardiani del Tempo, che devono assicurarsi il corretto funzionamento di questo sistema tempo-centrico  e, insieme a Sylvia (la figlia dell’uomo più potente della città), si trova a dover scappare da lui e dai Minute-men (una sorta di banda mafiosa del ghetto).  Seguiranno quindi una serie di fughe forsennate, brutali corpo a corpo e improvvisi ribaltamenti delle situazioni, in cui i due protagonisti sono costretti a muoversi clandestinamente per cercare di fare giustizia e di distribuire il tempo alle persone meno fortunate.

venerdì 6 aprile 2012

Sapevi già che mi stavi perdendo

Oggi è un venerdì un po' "particolare"...e così anche il "Friday" di Sarah ne risente. Già il titolo mi appare subito significativo: si parla infatti di una "perdita", una perdita che comprediamo debba avvenire ancora prima che avvenga effettivamente. E così nelle parole di Sarah colgo una vena di malinconia e colgo profondo dolore. Ma colgo anche Luce, colgo speranza, colgo voglia di vivere e il credere sempre e comunque nella vita. Una voglia di vivere che non si ferma di fronte alle difficoltà ma che va oltre i momenti di dolore e di sconforto. Colgo la speranza che, dopo le tenebre, giunge sempre l'alba.

Buon ascolto a tutti!

V.a.

domenica 1 aprile 2012

Momenti di personale intuizione

Cari lettori,
quindi carissima Me , caro V.a., carissima Me, caro V.a., carissima Me, caro V.a., Me,V.A,Me,V.a...basta è troppo difficile da digitare.
Quindi a te e solo a te, che mi stai leggendo, ora regalerò un mio momento di personale intuizione.
Ricordati sempre che se, alle scuole superiori, ti dicevano:" La forma è buona ma sei completamente fuori tema", in realtà tu sei pre-destinato, più di tutti gli altri, a saper scrivere bene.
 Non ci provare a credere che sia uno svantaggio saperlo fare. Non ci provare! Non ci provare MAI neppure quando non esisterà più nessuno che sappia " leggerti".
In fondo non l' hai creduto anche quando, rientrato nella fila del tuo banco verde acqua, hai visto alzarsi un perfetto demente a sventolare il suo otto.
Perciò continua...Vai fuori tema, oggi come allora, come sempre!

Sarah Myliz