venerdì 13 aprile 2012

La vera necessità

Sarah, desidera sempre che io scriva una breve introduzione ai suoi "Friday". Ma non è mai facile farlo. Infatti ho sempre paura che le mie fredde e insulse parole possano in qualche modo rovinare la sua splendida e perfetta "poesia". Sarah riesce a esprimere ciò che ha dentro come pochissimi riescono a fare. Inoltre ho come l'impressione che Sarah "senta" certe cose in modo molto più amplificato rispetto alla maggior parte di tutti noi. E così sia il dolore, sia l'amore, che prova sono sempre talmente forti da farle male.
Io credo che noi oggi, per lo meno nella nostra cultura occidentale, tendiamo a vedere una forte contrapposizione tra amore e dolore, ma penso che non sia affatto così; credo invece che amore e dolore siano due sentimenti strettamente collegati e correlati tra loro e Sarah è un esempio evidente di questo. Io credo che un Vero sentimento di amore non può definirsi tale in assenza di un Vero dolore. E forse "il dolore" non è una cosa così negativa come vogliamo ostinarci a credere.

Come sempre vi auguro un buon "ascolto".
V.a.



Neopolitan Dreams by Lisa Mitchell on Grooveshark


Questa è la storia di un ATTACCO DI PANICO.
Ma non un attacco di panico qualunque.
No, lui è il più crudele e il più diabolico. Lui è il PANICO DA BACIO.

Ore 24 ( forse)
La sveglia lampeggia numeri rossi che non hanno motivo di essere.
Quanto ho dormito? Almeno otto ore?
Mi rispondo che sicuramente avrò dormito meno. Ma io non lo posso sapere. Se lampeggiano sempre i soliti due numeri significa che, durante il tempo che ho riposato, è andata via la luce.
E già capisco che non sarà una piacevole giornata.
Mi alzo, fa freddo! E siamo già ad aprile. Ma quanto freddo! Non è che per caso mi sono svegliata nel giorno del mio compleanno? E' a gennaio...
Prendo l' orologio, controllo con tutta l' attenzione che, con gli occhi ancora socchiusi, posso avere.
Bene ho dormito otto ore e trentacinque minuti.
Ore 9.26
Lo specchio del bagno mi mostra la faccia di oggi. Non deve essere stata neppure una nottata piacevole. La parte destra del collo è dolorante e disturba il mio equilibrio. E' li che percorre il ponte che unisce il canale delle orecchie.
Spirulina per dare tono, caffè lunghissimo per ricordare il tempo, immortale nei ricordi, vissuto a Londra e succo di frutta per dare luminosità alla pelle.
Sigaretta per spegnerla definitivamente.
Mi accorgo di fissare un punto della cucina non bene identificato.
Il primo sintomo.
Mi sono sempre svegliata così. Tranne un giorno. L' alba in cui mi hai svegliata tu.
Ore 10
Pensando al punto, o a te, sono sotto la doccia sperando di riuscire a riscaldarmi. Il vapore ha riempito la piccola stanza. Mi affaccio dalla tenda, a pois viola, della vasca e soffio per cercare di far stare tutta quella leggerezza in una nuvola.
Ma sento, in un brivido che sale dal polso, le tue labbra sfiorare le mie.
Il secondo sintomo.
Pettino e mi asciugo i capelli. Insisto a volerli dritti come i righelli, come le figure geometriche che non girano, come la matematica e la statistica. Insomma dritti come tutte le cose che odio di più.
Anche tu ora sai che li ho mossi. Come le onde del mare, come le dune chiare e dolci di isole lontane, come il volare libero dei passeri.
Mi hai detto : " Sei bellissima", anche senza aver passato la piastra in ceramica.
Ore 11.57
E' un classico, non ho fame!
Potrei accendere la tv e guardare il canale 125.
Io resto imbambolata a guardare spose, sparpagliate, per il mondo che provano vestiti e piangono di felicità solo per il fatto di aver trovato quello "perfetto".
Un vestito!
Come se trovare un fidanzato, disposto anche a sposarti, sia facile!
Io e te non ci sposeremo mai. Però sei il solo che mi ha baciata la prima volta come fosse stata l' ultima.
Hai fermato il tempo e il respiro per un secondo e poi hai lasciato andare l' elastico della fionda.
Una discesa ad alta velocità.
Sarebbe un delitto non considerarlo il più bel bacio della mia vita.
Insieme al primo, naturalmente.
A questo punto i sintomi cominciano ad essere decisamente troppo numerosi per poterli elencare.
In ogni caso si sviluppano a catena. Una bomba dopo l' altra. Sempre più grande, vicina e rumorosa.
Ore 14
Mi stendo a letto. Comincio a piangere. Ma davvero mi sento male.
La vera necessità comincia a rendersi visibile. Voglio un bacio. Fuori continua a piovere.
Voglio un bacio sotto la pioggia. Lo voglio e lo voglio ora.
Provo a smettere di versare lacrime, a cercare qualcosa da fare, fosse anche scendere e risalire i quattro piani di casa mia.
E' il cuore che fa male. Perchè ad una necessità non si può sbattere la porta in faccia.
Ora potrei anche essere chiamata davanti al giudice per stabilire se un bacio possa definirsi necessità.
Ma gli volterei la faccia. Perchè non ci sarebbe motivo di giudicare. Io ho la mia storia in ogni parte del mio corpo e della mia anima.
Io ho la mia necessità che non può essere quella di qualcuno diverso da me.
Ma tu non mi hai cambiata. Mi hai guardata tutta e mi hai detto : "Sei bellissima".
Per chi, come me, si percepisce solo un mucchio di difetti un complimento di quella portata può rivelarsi un dono dall'immenso valore.
Li hai visti i miei difetti, certamente che li hai visti...ma non hai chiesto nulla.
Nei tuoi abbracci io mi sentivo viva.
"Guardami" sussurravi alla mia pelle. E io mi vedevo riflessa dentro di te. Non sai ancora che in quei momenti io morivo di gioia. E che davvero mi sentivo bellissima.
Datemi un bacio!
Chiamo Gioele, il mio migliore amico, il mio unico amico. Perchè, quando riusciamo a rubare momenti, insieme siamo unici.
Mi sente singhiozzare. E so che, anche se al telefono, ha potuto sentire il mio dolore. Lui ci riesce sempre.
Ma me lo nega. Non mi bacerà.
Ore 18.41
Mi sono calmata.
Il gatto, che si chiama gatto come in Breakfast to Tiffany, con il suo miagolio monotono mi sta dicendo che ha fame.
Sistemo, come tutte le sere, i vestiti per il giorno dopo.
Preparo con ordine i modelli e i colori con uno stile che ha dell' originale.
E mi chiedo se almeno in sogno riuscirò a baciare. Non sogno da tempo. Perchè sono arrabbiata con ciò che faccio e sono durante il giorno.
Latte e miele con i biscottini al lampone a forma di stella. Mi vizio.
Ore 23.18
Ho realizzato, dopo aver steso tutta la roba lavata il giorno prima, che anche per questa giornata non ho comprato la borsa che desidero, che non sono andata alle Maldive e non ho ancora un divano per il salotto.
Però ho compreso anche che non era un bacio che volevo. Io voglio il tuo bacio.
Quel bacio che mi ha fatto provare la strana sensazione di essere scelta tra tante. Io, una donna bellissima, perfetta e che fa paura.
Ore 24 ( senza il forse)
Ogni attimo che noi viviamo resta un attimo in meno nella nostra vita. Non dovevi lasciarmi sola ieri.
Non dovevi perderti la possibilità di rendermi felice.
Perchè credo sia anche un po questo il motivo per cui siamo tutti qui a riempire il mondo.
Spengo l' ipod. "Tu non sei nella stanza" ripeteva la voce vezzosa.
Tu non sei qui.


Esistono vari modi di esprimere la solitudine e la mancanza...anche di un bacio.
Perciò oggi non rinunciate a baciare chi amate o chi vi ha fatto sentire amati.
Baciate anche solo se pensate di essere innamorati.
Non perdete il vostro tempo e non perdetevi mai.
Peace in Wonderland
Sarah MYLIZ

"NEOPOLITAN DREAMS" - Lisa Mitchell 2011


A M. per avermi dedicato una delle sue notti.

10 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Il sig.re Gibertini ha deciso di togliere il commento.
      Come si dice : " Getta il sasso e poi ritira la mano".
      Io ho deciso, invece , di lasciare i commenti a seguire.
      Mi scuso se risulteranno incomprensibili.

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  2. Cari lettori vi presento il direttore di frews.
    Come sempre ha dimostrato la sua grande intelligenza.
    Procedi, anzi, procedo io così ti lascio anche l' addebito!
    Stai attento...che lo sai cosa hai fatto! Stai molto, molto attento!

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  3. Senza parole ...anzi una sola ....bellissima L.P.

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  4. Dr. Giorgio Gibertini,
    io sono stretto collaboratore di Sarah per questo Blog, Sarah mi ha parlato di lei e dei problemi personali che lei ha verso Sarah. Sinceramente non mi sembra questo né il luogo, né il modo per affrontarli! Se ha qualche problema scriva sull'indirizzo email di Sarah e con Sarah leggeremo la sua mail e io le potrò rispondere in privato, come fanno i gentiluomini.
    L'indirizzo email lo trova nel profilo di Sarah (basta clickare sul suo nome in alto a destra nella home page del Blog)
    Personalmente non conosco nemmeno quale sia l'account twitter di Frews e anche conoscendolo, mi spiega come potrei conoscere la password di accesso per poterlo utilizzare?
    Prima di muovere accuse dovrebbe accertarsi dei fatti! Altrimenti un giorno potrebbe rischiare lei di ricevere una denuncia per calunnia.
    Attenzione perchè lei non sà con chi sta parlando; le faccio notare che la lettera "a" di "V.a." è scritta in minuscolo non a caso, non è quindi un nome proprio ma potrebbe essere proprio l'iniziale della mansione che comunemente svolgo giornalmente (e che non è certamente il blogger, anche perchè blogger inizierebbe con la b ed inoltre con tale mansione non si sfama certamente la famiglia)

    Distinti saluti
    V.a.

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  5. ..il bacio!..il bacio vero! quello voluto, sentito, tutto questo è vita!! solo lui, il bacio, ti fa sentire vivo , che ci sei e che stai vivendo questo fantastico momento! qualcuno potrebbe dire:.." eh ma il sesso, l'amore quello si, che ti fa sentire vivo!!"..no, il sesso l'amore è fine a se stesso se prima non c'è ..il bacio, quello vero!!!

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