Le parole che dicono tutto.

Alcuni le chiamano "coincidenze" io invece li chiamo "Segni". Ma in qualunque modo vogliamo chiamare questi fatti, quando accadono ti sorprendono e ti fanno provare un sussulto al cuore.
Si scrive magari una cosa e poco dopo si ritrova un certo riscontro. Sarah mi ha confidato che le è capito proprio poco dopo aver scritto il primo pezzettino di questo "friday". Alcuni sostengono che sia la mente umana che vuole a tutti i costi trovare un collegamento anche dove oggettivamente non c'è, io invece credo che ci sia dietro una sorta di Progetto e che tutto sia collegato e nulla nella nostra vita accade per caso. Oggi ho scritto il post che pubblicheremo lunedì, una recensione di un libro, e quando lunedì la leggerete troverete anche voi parecchie "coincidenze/Segni", con il "friday" di oggi e spero che la cosa sorprenderà e colpirà anche voi lettori.
Per ora cominciate ad abbandonarvi a questo nuovo "friday I'm in love". Che, da quando è venuto alla luce, regala sempre emozioni molto intense.

Buon ascolto
V.a.



Se lei, durante le serate estive, gli da appuntamento alla finestra della cameretta per ballare davanti a lui facendo finta di non vederlo... il cielo improvvisamente si colora, l' aria sa di miele e margherite, le rondini  rallegrano il cielo.
Se lui, incontrata per caso per strada, parla con poche parole per nascondere l' emozione e lo scoppio di una bomba in pieno petto... la terra si ferma , le nuvole disegnano castelli, il sole illumina calore.

Se lei, sui libri fotocopiati che usa per studiare, disegna cuoricini con le loro iniziali per immaginare la prima vacanza che faranno insieme... l' acqua diventa mare, la sabbia si scopre leggera, gli scogli sono guardie.
Se lui, seduto al parco, le sposta i capelli e comincia a baciarla dal collo alle labbra per assaggiarne il contorno e poi il gusto vivo di quel nido... gli alberi alzano i rami, le foglie vibrano di pensieri, il vento soffia gioia.

Se lei, sola in casa al pomeriggio, si prepara con grazia nel viso come nel corpo per cercare di essere sicura e presente... le pareti non hanno spazio, il tetto non ha confine, le porte sono aperte.
Se lui, la raggiunge con il cuore in gola, l' abbraccia per sentirla tutta e reale addosso al suo corpo chiaro e indifeso... le luci si spengono, il letto fiorisce, il pavimento è un fiume in piena.

Se lei e lui lo fanno davvero, se si guardano negli occhi, se sorridono per ogni centimetro di pelle baciato, se si toccano tremando, se si parlano segretamente : " Non ti lascerò mai", se si promettono, usando un respiro, cose in cui credono assolutamente, se le loro promesse sono vere, se le loro parole dicono tutto... la vita recupera un senso.

Pare sia l' esperienza, poi, a farci cambiare e a renderci illimitate solitudini che non hanno nulla da condividere.
Succede, dicono. Si cresce.
Impari tante cose, puoi viaggiare in tutto l'universo, ti compri da mangiare da solo, non ti devi più nascondere per fare ciò che vuoi, diventi la famiglia di qualcuno, ti senti arrivato e realizzato, ti puoi vantare di ciò che hai costruito e creato, parli mille lingue diverse, conosci il vocabolario a memoria, riesci ad essere loquace con chiunque.
Tuttavia le tue parole non dicono niente.
Le tue promesse non durano che brevi intervalli di tempo. E non sono mai vere.
I tuoi amori sono troppi, senza gusto e futuro.
Ma ciò che più sconcerta è che non senti palpitare l' essenza.
Così, ciò che diventa importante è il tuo lavoro, i tuoi soldi, la tua macchina, il cane da portare al parco, le partite della serie A , le tue amanti. Quel piccolo grande niente che sei persuaso di dominare.
Cammini nelle vite degli altri più veloce e più cattivo di una tigre.
Sia maledetto questo modo infantile di educarti.
Lascio a te il sentirti "grande". Per me tengo l'infantile modo d' amare.
Se desidero ancora appuntamenti, colorare di rosso un cuore davanti ad un portone, andare lontano all' improvviso, accendere candele e mettere i tacchi per restare da soli in casa e poi farlo davvero, guardare, sorridere, toccare, parlare segretamente: " Non ti lascerò mai", promettere l' eterno e parole che dicono tutto...la vita recupera un senso.
La mia, prima di tutte le altre.
E la verità non me la devi insegnare tu. Perchè da te non la voglio imparare.
Non da chi del cuore se ne frega. Non da chi un cuore non lo trova e non da chi è sempre pronto a tradirlo.
Certamente non da chi si nasconde dietro la bugia del non volersi ferire più.
L' amore è sacrificio e per questo fa soffrire. Sempre.
Tra persone identiche a te, io sono quanto mai originale. Rara. Una malattia sprovvista di cura.
Con la quale spero, un giorno, di morire.

Di morire d' amore.



Chi me l' ha dedicata deve proprio conoscermi bene.
E deve sapere quanto io sia arrabbiata!
Ha scritto ciò che io sto cercando di mostrare agli altri da quasi una vita intera.
Io sono diversa non per il male che ho sofferto ma per come, il male, ha fatto soffrire il mio cuore.
Ma nonostante questo... io vorrei solo morire d' amore altre cento volte ancora.

Peace in Wonderland.
Sarah MYLIZ

" In a manner of speaking"- Nouvelle Vague


A Sarah, perchè sia il più costante possibile nel suo essere "speciale".