lunedì 14 maggio 2012

Gocce d'Inchiostro - Il conquistatore del mondo

Oggi vi propongo la recensione di un libro che ho letto come approfondimento per l’università, pur non essendo un testo scolastico. Si tratta de “Il Conquistatore del mondo” di René Grousset; narra in modo appassionato tutta la vicenda di Temujin, meglio conosciuto come Gengis Khan. Ho fatto questa scelta perché ritengo sia insolito e stimolante scoprire quanto c’è di verità nell’aura che circonda un personaggio tanto noto e insieme avvolto dalla leggenda!
L’autore adotta uno stile di scrittura fluido, semplice, immediato, molto accessibile; inizia ripercorrendo la vita e le valorose imprese degli antenati del protagonista, in un’atmosfera di mistero in cui la realtà storica si intreccia indissolubilmente con i racconti della tradizione mongola. E’ appassionante scoprire le loro credenze, il fervore religioso nei confronti dell’Eterno Cielo Azzurro (divinità cui Gengis Khan era particolarmente devoto), le abitudini e le convenzioni sociali non scritte ma rispettate all’unanimità.
Grousset giunge quindi a raccontare il periodo della nascita e della prima infanzia dell’eroe mongolo, le disavventure che dovette affrontare in seguito alla morte del padre, gli eventi che lo temprarono facendo di lui il conquistatore coriaceo e instancabile che conosciamo.
Attraverso una narrazione avvincente lo scrittore svela tratti inaspettati di Temujin, dei quali la storiografia si è disinteressata: il suo affetto per le mogli (fra i popoli mongoli vigeva il costume della poligamia), la curiosità verso i tipi più disparati di culture, l’apertura mentale che lo indusse a prendere al proprio servizio i più abili funzionari dei popoli conquistati. Colui che è ritenuto il barbaro per eccellenza, era in realtà sempre disposto ad ascoltare consigli, a riconoscere la saggezza altrui, ad apprezzare il coraggio degli avversari più meritevoli; detestava i desertori, e condannava in modo terribile i nemici che tradivano il proprio signore per convenienza!
Questi e tanti altri aspetti sconosciuti concorrono a svelare il lato più “umano” Genigis Khan; René Grousset ne sottolinea le doti, senza tuttavia peccare di parzialità dimenticando i lati negativi del suo carattere e delle sue azioni. Al termine della lettura si percepisce di aver compreso a fondo quel condottiero che fu in grado di unire sotto la propria egida etnie e mondi completamente diversi fra loro, dalle steppe asiatiche alla Cina dei Re d’Oro, fino ai confini dell’Europa. Non male come impresa, compiuta in meno di quarant’anni da un orfano costretto a farsi da sé, cresciuto e vissuto a cavallo, nomade rozzo e analfabeta! La sua grande intraprendenza, la ferrea determinazione e e l’ascendente che esercitava su chiunque lo incontrasse: questi furono i segreti della sua formidabile impresa.
Vi suggerisco di aprire il libro aspettandovi di rimanere sorpresi, perché sarà così!

P.s. Un consiglio: non è per deboli di cuore, perché la ricostruzione cerca (giustamente) di essere veritiera, e le punizioni adottate dai Mongoli nei confronti dei nemici, e viceversa, non erano delle più innocue…

Non rimane che dire buona lettura!
Francis

2 commenti:

  1. Sembra parecchio interessante, non ne avevo mai sentito parlare! Comunque a me piacciono molto i libri dedicati a grandi personaggi del passato!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora credo che ti piacerebbe molto =)

      Elimina