mercoledì 26 settembre 2012

Prometheus


Prometheus 

(Ridley Scott, 2012)



Prometheus è il prequel del film Alien (R. Scott, 1979).
Anno 2093: un gruppo di scienziati, finanziati da Peter Weyland, sbarca sulla luna LV-223, convinti che lì troveranno degli alieni che chiamano "ingegneri" e di cui hanno lasciato traccia sulla Terra le antiche popolazioni. 

Prometheus è l'ennesimo film super attesto e pubblicizzato di quest'anno: un po' perché nel resto del mondo è uscito all'inizio dell'estate e in Italia solo ora, un po' perché Ridley Scott ha fatto di tutto per mantenere ogni informazione su questo progetto segretissima.
Infatti io, volendo eseguire la volontà del regista, sono arrivata al cinema senza avere minimamente idea di cosa riguardasse il film (a parte gli alieni, intendo): volevo mantenere l'effetto sorpresa!





Mi aspettavo davvero grandi cose da questo film, sebbene i precedenti Alien io non li abbia visti e questo non sia proprio il mio genere. Ma le foto pubblicitarie promettevano bene. Il cast pure (Noomi Rapace, Charlize Theron, Michael Fassbender, Guy Pearce, Logan Marshall-Green). 



E ora mi chiedo: perché tutta questa pubblicità? Perché tutta questa attesa spasmodica? Perché tutta questa segretezza?
La trama del film è quasi inesistente e ripercorre i temi e le tappe fondamentali dei film precedenti. Il "grande colpo di scena finale" viene preannunciato fin dalle prime scene, quindi non è questa grande sorpresa. Il cast è effettivamente eccezionale, ma viene sprecato in ruoli privi di spessore.



I grandi argomenti trattati sono il significato della vita (perché siamo qui? Cosa siamo? C'è altra vita nell'Universo? Come siamo relazionati ad essa?) e la tematica religiosa (Dio esiste? E' stato Dio a crearci? E se non è stato lui, può esistere comunque? Ha creato Lui le altre creature non terrestri?). Tuttavia anche questi vengono sviluppati in modo superficiale, in particolar modo quello religioso: si passa dalla fede estrema e ingiustificata al'attacco ad essa esagerato ed altrettanto gratuito.
L'unica cosa che salvo di questo film sono gli effetti speciali e la qualità visiva: ci sono scenari che lasciano davvero senza fiato.



Altra nota positiva: Michael Fassbender. Fassbender è un attore eccezionale e l'ha dimostrato in molti altri film; di certo questo ruolo non è il suo capolavoro. Ma è interessante vedere come possa passare da parti di bel tenebroso 8che gli sono più congeniali) a quelle in cui deve essere gelido e calcolatore, come in questo caso: infatti interpreta un androide, David. 



Alla fine è lui che mette in moto gli eventi che fanno procedere la vicenda e, pur essendo senz'anima, compensa con una grandissima intelligenza e perfino con senso dell'umorismo (sebbene spesso un po' freddo se non macabro). E' lui che risveglia molti interrogativi sia negli altri personaggi che negli spettatori: non è umano, ma sembra essere quasi un'evoluzione migliore degli umani, sebbene crudele e senza sentimenti. E' quello che noi potremmo essere senza le nostre debolezze.
In ogni caso ci sarà un seguito, quindi non ci resta che aspettare, visto che gli interrogativi sono ancora tutti aperti. Ancora una volta, sono molto molto curiosa!



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