venerdì 30 novembre 2012

In caso di pericolo

Sarah oggi nel Friday scrive di non essere capace di raccontare le favole. Ma poco sotto aggiunge poi: "questa è la MIA favola".
Io credo che il "Friday I'm in love" altro non sia che che una fiaba stupenda. Che magicamente si compone di settimana in settimana.
E credo che non faccia affatto schifo, ma al contrario sia stupenda, perchè è Vera! Analogamente alla vita reale di ognuno di noi, non si tratta quasi mai di una piacevole passeggiata, ma di un percorso estremamente duro, pieno di insidie, di tormenti e di grandi dolori. Nei momenti di maggiore sconforto, possiamo arrivare a pensare che sia impossibile farcela, o persino arrivare a perdere ogni speranza; ma se, almeno per una volta, abbiamo creduto nell'Amore, alla fine riusciremo sempre a superare ogni difficoltà! Magari non nell'immediatezza e forse saremo prima costretti ad attraversare una foresta irta di rovi! Certo non ne usciremo indenni! Come ci insegna Sarah, le ferite sul nostro corpo, o peggio ancora nel nostro cuore, rimarrano e continueranno a fare male. Ma l'importante è avere sempre la forza e il coraggio di rialzarsi e di andare avanti.
Corri Sarah, corri!

Buon ascolto
v.a.



Run Boy Run by Woodkid on Grooveshark

In caso di pericolo NON mantenete la calma.
Cercate l' ultima via d'uscita con tutta la rabbia che possedete.
Tu urla pure, non pensare a chi sta peggio di te, partorisci l' idea di un suicidio disperato.
Tu corri, scappa. Volta le spalle a tutte quelle  cose che fingono di stare intorno.
Tu non devi spiegazioni. Tu sei solo. Tu sei solo e in pericolo.
La destinazione sarà la resistenza del tuo respiro.
Io sarò la tua lancia e il tuo scudo.
E capirai che, anche tu, sei un sopravvissuto alla morte.
Il pericolo è finito.
Ma da ora in poi...niente sarà più in discesa.
E la cima sempre più lontana.


Chi è come me è gelida d'inferno.
In terra e in vita.
Privata di femminile caratteristiche sono già stata uccisa. Abortita.
Il male non ha risparmiato i miei capelli, il mio viso, i miei denti e la bellezza già poco innocente.
La schiena nuda a passeggio e gambe forti a pedalare.
Il male non mi ha risparmiata.
Legata, senza aver opposto resistenza.
Illuminata a giorno, da una lampada di fuoco. Distesa ed accerchiata.
Fatta a pezzi da uomini vestiti di bianco, ricucita come una bambola di pezza.
Abbandonata, senza più memoria.
Perduta, senza aver salutato chi sperava di potermi aver indietro senza difetti di fabbrica.
Piccola bestia dai denti affilati. Hai sbranato le mie ossa senza ritegno. Mi hai spogliata al mattino e divorata la sera.
Tagliata, dissanguata tra il tuo pelo candido.
Rifiutato l'accanimento terapeutico, attendevo di spirare.
O, almeno, lo speravo.
Morire in quelle ore interminabili e senza senso.
Solo la nausea di una pietà maledetta.
Il futuro aveva già l'odore di un altra piccola bestia.

Ho pregato il mio Dio. Non c'era. Non mi dava risposte. E le domande erano come esplosioni dentro la stanza.
Ero io a non lo vederlo ma Lui mi guardava dritto negli occhi.
Come a volermi sfidare. E lo fece.
Da li a poco mi avrebbe infilzata con un altro chiodo.
Quella piccola parte di me che stava ancora tra il confine e la sua croce, pronta al nuovo sacrificio.

Eccola. La iena!
Stava dietro la mia ombra.
Certo che ero ancora viva e certo che potevo ancora camminare.
Si, a volte riprendevo il fiato ed ero riflesso per le stelle.
Ma correre non era più possibile.
Ci mise poco ad attaccare e colpire.
Lei è contraria alla morale. Le piace darmi tormento.
E gode solo se soddisfatta del mio delirio.
Credo di trovarmi in pericolo.
Ormai non sento più niente.
Il nome del male non da speranze.
Sono obbligata a dare più valore e consistenza al nome che porto io.
Perciò...

In caso di pericolo NON mantenere la calma.
Cerca l' ultima via d'uscita con tutta la rabbia che possiedi.
Urla pure, non pensare a chi sta peggio di te, partorisci l' idea di un suicidio disperato.
Corri, scappa. Volta le spalle a tutte quelle cose che fingono di stare intorno.
Non devi spiegazioni. Tu sei sola. Tu sei sola e in pericolo.
La destinazione sarà la resistenza del mio respiro. 
Io sarò la mia lancia e il mio scudo.
E capirò che sono una sopravvissuta alla morte.
Il pericolo è finito.
Ma da ora in poi...niente sarà più in discesa.
E la cima sempre più lontana.

...Eppure... non impossibile da raggiungere!




Se solo ne fossi capace vi racconterei volentieri delle favole.
Probabilmente questa è un'altra capacità che ho smarrito durante il mio percorso.
Resta comunque il fatto che alle favole è meglio non crederci.
Mai.
Anche se, in fondo,  la cruda verità è che a volte succedono per davvero.
Solo che non sempre sono quelle che volevamo.
Come un sinonimo e il suo contrario.
Questa non è una favola ma è la MIA favola.
E fa un po schifo, lo ammetto.
Così come fanno schifo le cicatrici che mi porto addosso o l' apparecchio che cerco di nascondere.
Ma questa sono IO.
E a voi, che non siete Sarah, io lascio il mio testamento: Giudicatemi a partire da ora.
3,2,1 ...VIA!
L' apparenza è brava solo ad ingannare. 

Peace in Wonderland
Sarah MYLIZ


RUN BOY RUN– Woodkid 



A Stefano, che mi ama con i capelli corti e il seno piccolo. Questo lo sai solo tu...! Questa è la verità che non riesco mai a spiegarti.

3 commenti:

  1. Sei "difficile"....ma ben tornata!
    mg

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  2. Per la prima volta sento in me stesso una condizione mista a felicità, malinconia, orgoglio, passione, amore e timore....sei tu Sarah che fai vivere in me queste sensazioni, sono implosioni all' ennesima potenza!
    Tornerai a correre, lo faremo insieme.
    Questa Favola non fa schifo!

    Questa è e sarà la TUA Favola!

    Stefano*

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