C'è qualcuno nascosto dentro te

Sono qui, infilata dentro ad un vestito blu che sembra scivolare, perfetto, come un abbraccio. Sono qui. Aspetto.
Il volo che mi porterà lontana, da te, da tutti, dal tempo di ciò che sono stata.
E mentre osservo la notte camminare attraverso un vetro riesco a leggere, come inchiostro scritto sulla faccia d' oro della luna, le parole di quella canzone.
Mi viene da sorridere perchè è stato proprio per lei che tanti anni fa avevo comprato la chitarra blu, come il mio vestito.
Elettrica, sinuosa, infallibile.
Ancora di più mi fa sorridere il fatto che ho dovuto venderla ancora prima di riuscire a suonarla tutta per intero.

" Voglio prendere un respiro, questo è vero. Ti guardo e non vedo niente".



Infatti non hai neppure provato a fermarmi.
Hai accettato il mio addio di buon grado, mentre io guardavo te per vedere la verità.

" Tu vivi la tua vita, tu cammini nella nebbia".

E anche se ora, qui, sono io ad essere sola è certa una cosa: è più triste non riuscire ad amare che non essere amata da te.
Sei dissolto, perso in quella parte che è propria dell' essere umano.
Ami solo te stesso!
Strano che tu non l' abbia mai conosciuta quella parte.
Eppure chiamavi tutto "tuo".
Tuo era il regalo più bello e mio il biglietto di Natale che ti avevo scritto.
L'ho trovato ieri, a distanza di mesi, sul tavolo in cucina. L'ho strappato. E' già Primavera.
Tuo era il " castello" al secondo piano e mia l' illusione che dopo aver scelto il colore con cui dipingere le pareti, insieme avremmo costruito un angolo a forma di nido dove consolare le nostre paure, restando seduti e solitari dal resto del mondo.
Parlando del nostro.
La foto che ci vedeva felici è rimasta buttata nel vaso trasparente che ormai ne ha piegato gli angoli.
Tuo era il potere e mia la delusione nel constatare che volevi rendermi tua.
Io ti guardavo per vedere la verità.
L' entusiasmo di un viaggio in macchina lungo la route 66.
Con il vento tra i capelli, un paio di occhiali neri per ripararmi dal sole e nient'altro che non fossimo noi.
Ti saresti fermato per farmi le foto.
Un bacio.
Mi sarei addormentata sul sedile posteriore con la mano sospesa ma sempre vicina alla tua spalla.
Alla fine di ogni traguardo raggiunto, fermarci ad osservare il nuovo tramonto che colorava di stelle i segni di sabbia sul nostro viso.
Ma più ti guardo e più non vedo niente.
Sono qui infilata dentro ad un vestito di seta blu.
Ho aspettato.
Ed è confortante sapere già cosa sarà.
Perchè sarà giorno e poi un giorno ancora.
Perchè saranno ore che passeranno. Come succedeva anche qui.
Ma dove andrò imparerò a suonare tutta la canzone.
Finalmente.

Io non posso raccontarvi la verità sul perchè sono innamorata da sempre di questa piccola poesia cantata.
Ma non posso negare che la storia che ho appena letto me la farà certamente amare ancora di più.


FADE INTO YOU. Mazzy Star 1993.
Peace in Wonderland
Sarah MYLIZ


A V.a. per avermi indicato la direzione della luce.