mercoledì 2 gennaio 2013

La migliore offerta

La migliore offerta

(Giuseppe Tornatore, 2013)


Virgil Oldman è un battitore d'aste molto famoso che ha fatto del suo lavoro e del suo amore per l'arte la sua massima priorità. Ma la vita di Virgil subirà una scossa dopo l'incontro con Claire, una giovane misteriosa che lo contatta per la valutazione di un'antica villa e che ha in comune con lui più di quanto possa sembrare.

Dopo tutti i cinepanettoni di dicembre, il nuovo anno inizia nel migliore dei modi, sia per la quantità di film che per la qualità.
Proprio ieri è uscito nelle nostre sale La migliore offerta, film diretto da Tornatore, girato quasi interamente in Italia, ma con un cast inglese. E si può dire senza esitazione che mai nessuna accoppiata fu più vincente di questa.



La migliore offerta è un film che raggruppa in sé generi diversi, ma principalmente si tratta di un mélo a tinte scure, in cui l'animo umano viene sondato in ogni sua sfaccettatura, dai più nobili ai più bassi istinti.


Il protagonista è un esperto d'arte e battitore d'aste di fama mondiale, interpretato da un magistrale Geoffrey Rush, che ha fatto dell'amore per l'arte la sua unica ragione di vita. Ma dietro alla sua freddezza di modi e al suo autocontrollo (solo apparente) si nascondono un buon cuore e un'infinita fragilità.
Nella sua barriera algida e inattaccabile fatta di manierismo e fissazioni maniacali verrà aperta una breccia da Claire, una ragazza misteriosa, i cui timori nei confronti del mondo la avvicineranno a Virgil : a poco a poco i due si apriranno e le debolezze e i segreti di entrambi verranno alla luce.


Tornatore, con grande sensibilità e sapienza ci conduce un passo alla volta nella psicologia e nell'emotività dell'anziano protagonista, si arriva a provare una totale empatia per lui, nonostante la sua eccezionalità sotto vari punti di vista.
Il resto del film, lento e sofisticato, meditato, tormentato, si snoderà lungo trame imprevedibili, il cui nucleo sono l'arte e l'amore, in molte delle sue varianti. Il finale è sofferto, aspettato a lungo, temuto, in parte stonato e imprevedibile, ma non ce ne sarebbe potuto essere uno migliore: un totale colpo di scena che ci insegna quanto sia pericoloso affezionarsi a qualcuno.


 Ci fa pensare allo scopo della nostra vita, se la stiamo gestendo nel modo e se in fondo importa qualcosa, perché non tutto è pianificabile. Dobbiamo accettare e accogliere l'inaspettato o facciamo bene a temerlo in quanto non controllabile?
Dobbiamo seguire i nostri sentimenti o dobbiamo reprimerli? Dobbiamo credere a quelli degli altri?

Ma nulla spiega meglio questo sottile intreccio di giochi e metafore che le parole dello stesso Tornatore: Anche in un falso d'arte c'è qualcosa di vero.


La migliore offerta è un film che ci intrappola nelle sue spire fino alla fine, ci stringe e ci incatena con i suoi scenari cupi, con i suoi molteplici personaggi dai mille segreti, con l'estetica curata in ogni particolare, e soprattutto grazie alla colonna sonora magistrale di Ennio Morricone, che ci accompagna in luoghi cupi e inaspettati, in una giostra di opere d'arte raffinate, di sentimenti repressi e di passioni oscure.
Insomma, sarebbe un delitto se questo film non venisse candidato agli Oscar. 



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