mercoledì 27 marzo 2013

La talpa

La talpa

(Tomas Alfredson, 2011)


Anni '70, Guerra Fredda: ai vertici dei servizi segreti inglesi si è infiltrata da anni una talpa, un amico che fa il doppio gioco e che è necessario smascherare per il mantenimento della sicurezza della Gran Bretagna e del resto dell'Occidente. Ad occuparsi del caso viene richiamato in servizio George Smiley, ormai in pensione e quindi lontano da ogni sospetto.

In questi ultimi tempi mi sto imbattendo in una serie di film davvero mediocri e non sapevo proprio di cosa parlare. Così, qualche sera fa mi sono riguardata quello che, anche se è uscito nei cinema italiani solo l'anno scorso, ormai è diventato uno dei miei classici, una coperta di Linus per quando sono di umore malinconico e pensieroso.



La talpa è un film di spionaggio basato sull'omonimo romanzo del 1974 di John Le Carré ed ispirato a fatti realmente accaduti, poiché John Le Carré fu davvero al servizio dei Servizi Segreti e la sua carriera fu interrotta poiché un agente doppiogiochista del KGB fece saltare la copertura a molti agenti.
L'eroe di molti e dei più famosi romanzi di Le Carré è George Smiley, considerato dagli appassionati del genere l'anti James Bond. Quindi, da questo film non aspettatevi mirabolanti combattimenti corpo a corpo, super-cattivoni e fanciulle in pericolo da salvare.


La talpa è un film statico, dalle atmosfere meste e riflessive, a volte un po' cupe. La vicenda si svolge ai massimi vertici del Circus (come vengono chiamati i Servizi Segreti nel libro e nel film), tra i pezzi grossi, che lavorano raramente sul campo, ma si occupano della direzione di tutta la macchina spionistica.
L'intero film è solo al livello più superficiale un mistero da risolvere, una caccia all'uomo, mentre in realtà è un'immersione nella psicologia e nella vita tormentata, nei segreti e nel privato quotidiano degli agenti del Circus, primo fra tutti George Smiley. 


Smiley si troverà a fare i conti con il proprio passato, a dover passare in rassegna ogni singolo momento vissuto in compagnia dei suoi colleghi, anche episodi dolorosi (ad esempio l'unico incontro che ha avuto con la sua nemesi, Karla, agente sovietico) e della sua vita privata (i vari tradimenti della moglie). Lui ed altri agenti dovranno fare delle scelte e dei sacrifici, arriveranno a chiedersi se siano più importanti i propri affetti o la fedeltà alla patria, dovranno dare un prezzo ai propri ideali, mettersi in gioco e rischiare tutto. Verranno svelati punti deboli di amici e nemici, dinamiche impreviste e scheletri nell'armadio.


L'atmosfera è malinconica e nostalgica, così come Londra, Budapest, Parigi ed Istanbul degli anni '70, grigie e nebbiose, come gli uffici del Circus, le rive del Tamigi e l'umore di Smiley.
I personaggi sono molti e tutti sono fondamentali, in quanto sospettati, ma non solo: ognuno ha un proprio carattere, un proprio modo di agire come spia e una propria immagine; i costumi sono molto curati e gli abiti riflettono la personalità di chi li indossa: Smiley ha abiti grigi e anonimi, fuori moda, Ricki Tarr si veste con jeans e giacca di pelle e Peter Guillam con una certa eleganza. Gli ambienti sono ricostruiti alla perfezione, con un'attenzione ai particolari davvero notevole e anche la colonna sonora aiuta ad immergersi in queste situazioni: sembra di essere lì, con la nebbia di Londra e il fumo delle sigarette ti avvolgono.


La trama è davvero molto complicata, pur essendo stata semplificata rispetto al libro, ma ponendo la giusta attenzione, si riesce a seguire senza problemi, sebbene questo sia uno di quei famosi film che bisogna vedere almeno due volte per essere sicuri di aver capito tutto e di aver colto tutte le sfumature.


Si tratta di un film che amo moltissimo ma che mi rendo conto che non può piacere a tutti, perché è lento (d'altronde il regista è svedese, fatevi i vostri conti), ci sono più vicende da seguire con tanto di flashback, i personaggi sono tanti, insomma, Smiley non è Bond. Però a tutti coloro che si sentono di affrontare un film del genere, lo consiglio tantissimo: non verranno delusi!


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